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Il ministro Tajani alla Stranieri parla di diplomazia culturale nel mondo

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L'intervento del ministro degli Esteri Antonio Tajani

Nella Lectio magistralis tenuta nell’Ateneo perugino loda il lavoro svolto dal sindaco Romizi e dalla presidente Tesei

Diplomazia culturale nel mondo e valore culturale della diplomazia, su questo argomento si è tenuta la lectio magistralis del Ministro degli esteri Antonio Tajani tenutasi nell’affollatissima aula magna della Unistranieri di Perugia.

Parlando di politica Estera il Ministro ha puntualizzato che “La politica estera non la fanno solo il ministro o i diplomatici e i funzionari. La poltica estera la facciamo in tanti, la fanno gli istituti italiani di cultura, i nostri militari impegnati nelle missioni all’estero, le aziende che esportano il nostro saper fare”. Ed ha aggiunto che la politica estera è un grande mosaico in cui ognuno rappresenta una tessera del mosaico. E l’università per stranieri è un tassello di quel mosaico”.

Tajani ha evidenziato anche i diversi intrecci culturali necessari a fare politica estera, perché, ha affermato “la cultura è il nostro modo di essere”. Nel suo intervento, durato oltre 40 minuti Tajani non ha potuto fare a meno di parlare del disagio e del disastro della guerra in Ucraina ed ha confermato di essere favorevole a tutti i tentativi che puntano a portare la pace tra Ucraina e Russia, fermo restando – ha detto – che “non può esserci pace senza giustizia e senza libertà e indipendenza dell’Ucraina”.

In merito all’intervento di mediazione di pace annunciato da Papa Francesco e dalla Cina ha detto “Mi auguro che le iniziative cinesi, quelle del Vaticano, le iniziative dei turchi e anche delle Nazioni Unite, vadano nella direzione di far comprendere a Putin che è giusto mettere un punto fermo per chiudere la stagione della guerra e restituire la libertà e l’indipendenza dell’Ucraina”.

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Riferendosi al suo recentissimo impegno in Africa ha spiegato che uno dei cardini della politica estera italiana è il legame con il vicino continente africano perché ha spiegato: “Il collegamento diventa fondamentale se vogliamo anche risolvere la questione dell’immigrazione per garantire il diritto a tutti a non emigrare. Per questo dobbiamo favorire la formazione di una classe dirigente che possa guidare il continente africano verso una crescita che rappresenti sconfitta delle malattie, del terrorismo, delle guerre, del cambiamento climatico. In questo senso abbiamo presentato un progetto di borse di studio nelle varie università italiane e sono convinto che potremo lavorare bene anche con l’Università per Stranieri di Perugia”.

Durante la lectio magistralis il Ministro degli Esteri non ha parlato soltanto di diplomazia culturale, ma è intervenuto anche sulle recentissime scelte del governo sul problema dell’inflazione.
“Mi auguro – ha spiegato – che la Banca centrale europea non continui con la scelta di alzare i tassi perché adesso serve aiutare la crescita, serve permettere alle imprese e alle famiglie di poter accedere al credito, serve a chi intraprende avere la possibilità di dar vita a nuove iniziative, perché – ha aggiunto – se aumenta il costo del denaro rischiamo di bloccare tutte le nuove iniziative. Visto che nel nostro Paese la tendenza alla crescita è positiva, visto che il Pil cresce, viste anche le ultime scelte del governo per contrastare l’inflazione, fermo restando che la Banca Centrale Europea è libera da influenze politiche, è una mia opinione, sarebbe opportuno non continuare ad alzare il tasso di interesse. Poi ha affermato: “Il governo ha approvato una serie di norme che vanno nella direzione di sostenere i lavoratori soprattutto quelli che guadagnano di meno che troveranno in busta paga aumenti fino a 100 euro. Quindi direi che abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo investito un tesoretto che si era risparmiato, per aiutare soprattutto i lavoratori che guadagnano di meno. Tutto fatto in una prospettiva di incrementare l’occupazione e rafforzare il lavoro. L’idea è quella di continuare a ridurre il cuneo fiscale e renderlo strutturale. adesso abbiamo lavorato fino alla fine di quest’anno con una riduzione fino al 7 per cento per i redditi più bassi e vogliamo lavorare perché quella della riduzione fiscale possa essere un punto fondamentale nella nostra politica”.

“L’obiettivo di questo governo di centrodestra, e in particolare per Forza Italia, è la riduzione della pressione fiscale – ha aggiunto sottolineando – che questo è un punto fermo. Stiamo lavorando per aumentare le pensioni, per continuare ad aumentare i salari minimi, per affrontare la grande questione dell’inflazione permettendo ai cittadini di poter mantenere il potere d’acquisto delle loro buste paga”.

Parlando dei politici presenti Il ministro Antonio Tajani ha tenuto a confermare il lavoro svolto da Andrea Romizi come sindaco, “un amico”, e quello della presidente della Regione, Donatella Tesei, confermando il supporto di Forza Italia alla prossime Regionali, “perché – ha sostenuto – la presidente Tesei sta facendo bene”.

Terminata la visita a Perugia, il ministro Tajani si è recato prima a Spoleto e poi a Terni, all’Hotel Garden, per portare il suo sostegno al candidato sindaco Orlando Masselli.

“Non aver ricandidato il sindaco uscente – ha detto Tajani – non è un giudizio negativo sull’operato dell’amministrazione uscente, lo dimostra anche il fatto che lo stesso sindaco si sta impegnando in campagna elettorale”.