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Il Sappe denuncia ennesima aggressione nel carcere di Spoleto

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Il sindacato esprime solidarietà al Sovrintendente ferito

Nella tarda mattinata di ieri si è consumata l’ennesima aggressione ad un appartenente alla Polizia Penitenziaria: il grave episodio è avvenuto nel carcere di Spoleto e la denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Nonostante le sei aggressioni e minacce ad altrettanti poliziotti perpetrate in due mesi da un detenuto di origini arabe di 27 anni, e nonostante le reiterate richieste di trasferimento poste in essere dalla direzione carceraria di Spoleto al Provveditorato di Firenze e al Dap, abbiamo assistito all’ennesimo episodio violento ai danni della Polizia Penitenziaria”, denuncia .

il Segretario nazionale del SAPPE Umbria Fabrizio Bonino. “Questo endemico e colpevole lassismo da parte dell’Amministrazione Penitenziaria sta portando all’implosione anche del carcere di Spoleto, affollato da soggetti psicopatici, per la maggior parte arrivati dalla Toscana, che destabilizzano l’ordine e la sicurezza interna dell’istituto e che stanno causando la convalescenza di tanti poliziotti penitenziari aggrediti, aggravando una già critica situazione dovuta alla carenza organica. Insomma, per dirla breve, forse esiste un disegno per far del male ad un Carcere che è stato sempre un modello di efficienza!”

Bonino sottolinea: “quello che temevamo è nuovamente e puntualmente accaduto a danno di un Sovrintendente e l’aggressore è lo stesso detenuto che la settimana scorsa aveva distrutto il reparto detentivo all’ospedale di Terni. Il Sappe chiede venga fatta luce sulle responsabilità di chi doveva agire ed invece ha favorito e consentito il ferimento del nostro sovrintendente nonché vice segretario regionale del Sappe, che è stato vigliaccamente colpito con un pugno al volto e trasportato poco dopo, con il 118, all’ospedale di Spoleto; il collega, al quale va la solidarietà dello scrivente e del Sappe tutto, è stato dimesso dopo i doverosi accertamenti con 7 giorni di prognosi iniziale. Ora basta!! Occorrono interventi quando necessitano e non dopo il verificarsi di casi così gravi”.

Impietosa la denuncia di Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che esprime solidarietà al Sovrintende ferito ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Spoleto: “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Servono soluzioni politiche: espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce neppure a garantire la dotazione di strumenti indispensabili, come corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia”.