IIl primo cittadino chiede un incontro con la Regione
Il sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, ha scritto alla Regione per chiedere chiarezza sul tema scottante della sanità. “Che fine ha fatto l’area disagiata?”.
È il primo quesito che pone alla Regione Fausto Risini. E il secondo riguarda invece “una prima lettura del Piano sanitario regionale, dove “l’unica vittima sacrificale pare essere, ancora una volta, Città della Pieve”.
Il sindaco in una comunicazione ai cittadini informa che “solo in queste ore abbiamo saputo che entro lunedì 15 gennaio riceveremo dal direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D’Angelo, una scheda dettagliata relativa ai servizi che la Regione Umbria intende riconoscere alla sanità pievese. In attesa di questo documento, abbiamo già anticipato la richiesta di un incontro con i vertici politici regionali per capire cosa si intenda fare dell’ospedale di Città della Pieve”.
“E vogliamo sapere che fine ha fatto il Presidio di Area Disagiata con Pronto Soccorso? Quali sono i servizi previsti per questa città? Cosa produrrà la previsione della sperimentazione pubblico/privata? Quali saranno le mansioni dei nostri operatori sanitari? Come verrà garantito il servizio di emergenza/urgenza?
Sono domande doverose e lecite, per le quali pretendiamo risposte chiare e rapide. Aspettiamo i dettagli del PSR, ma se non ci saranno, come da una prima lettura, i servizi promessi alla nostra comunità, la battaglia per ottenerli andrà avanti nell’esclusivo interesse dei nostri cittadini, senza sottostare a nessun colore politico e senza svendere i nostri valori, per i quali ci abbiamo messo la faccia quattro anni fa e con i quali continueremo a mettercela”.