Al momento su 25,3 milioni che dovevano essere entrati, Palazzo dei Priori ne ha incassati solo 10
Il sindaco Andrea Romizi è preoccupato per il bilancio e per i “magri” incassi della Tari.
Come riferisce oggi La Nazione, l’altra sera il primo cittadino ha riunito gli assessori e i capigruppo di maggioranza e ha espresso loro tutto il timore per come sta evolvendo la vicenda della tariffa suI rifiuti.
Al momento su 25,3 milioni che dovevano essere entrati (a tanto ammontano le prime due rate), Palazzo dei Priori ne ha incassati solo 10.
Il totale fissato per il 3 settembre è di 38 milioni, ma di questo passo le casse dell’ente rischiano di andare in forte crisi e con esse anche il servizio di raccolta. Romizi ha fatto capire chiaro e tondo che il timore è quello di arrivare a dicembre con un “rosso” in bilancio difficilmente sostenibile, ma la preoccupazione è forte anche per le famiglie e le imprese. Per questo ha chiesto a tutti di fare gruppo, di evitare di dividersi in questo momento e soprattutto di approvare il bilancio entro Ferragosto, precettando consiglieri e assessori. I termini in realtà ci sarebbero fino al 30 settembre, ma senza l’approvazione del Preventivo 2020, il Comune non è neanche in grado di avviare una serie di spese e investimenti che invece potrebbero contribuire a far muovere l’economia cittadina.