Sono stati sequestrati 2,3 chilogrammi di cocaina e di 75.000 euro in contanti
Una importante operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Gubbio ha permesso di smantellare una rete di spaccio di sostanze stupefacenti organizzata da cittadini albanesi, italiani e cubani,che operavano principalmente nel territorio del comune di Gualdo Tadino e Gubbio, sino alle Marche.
Denunciate 18 persone e per 13 sono state emesse le ordinanze cautelari, sette sono in carcere e cinque ai domiciliari, oltre a un divieto di dimora in Umbria.. L’indagine è stata coordinata dalla procura di Perugia e la sua origine ha avuto inizio con l’individuazione di un 25enne di nazionalità cubana, residente da anni a Gualdo Tadino, che, ad avviso degli agenti, riforniva di sostanza stupefacente del tipo cocaina giovani, ma non solo, del territorio. Questi, attendeva gli acquirenti in una sala giochi dove avveniva lo scambio, con una stretta di mano
Sono stati sequestrati 2,3 chilogrammi di cocaina e di 75.000 euro in contanti.
L’attività tradizionale di osservazione ha permesso di capire che quello era il luogo di spaccio anche di altri due uomini, il fratello 32enne e un giovane albanese 24enne, che cedevano cocaina con le medesime modalità.
La telecamera installata in fase di indagine per documentare lo spaccio ha evidenziato – secondo i carabinieri – il collegamento dei tre e la mole di “clienti” di questo mini market all’aperto. Numerosi, infatti, sono stati gli acquirenti identificati con tale ausilio tecnico.
Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di certificare il rapporto fra i tre e il fatto che il ragazzo albanese era colui che riforniva anche gli altri due.I militari sono quindi riusciti a ricostruire la fitta rete di relazioni che l’albanese aveva con parenti della zona, tutti presumibilmente coinvolti nella attività di spaccio. Settimanalmente, poi, il giovane 24enne provvedeva a riscuotere le ingenti somme ricavate che utilizzava, con la fidanzata, per l’acquisto della cocaina, e in parte reinvestiva in Albania. “Fedelissimo” del giovane – spiegano i carabinieri – un italiano di 25 anni di Gualdo Tadino, anche lui arrestato. Successivamente, gli investigatori sono risaliti al canale di approvvigionamento della sostanza stupefacente, che giungeva dapprima dal Bresciano e poi dal circondario fiorentino.
Sulla questione si è espresso il sindaco Massimiliano Presciutti: “Voglio ringraziare le forze dell’ordine con le quali in questi sei anni ho avuto un rapporto bellissime sempre collaborativo ed improntato alla massima discrezione. Su legalità e sicurezza non c’è spazio per la propabanda becera e fuori luogo”.