Home Valnerina Inaugurato a Vallo di Nera l’Orto del pastore-poeta Riziero, uno spazio per narrare

Inaugurato a Vallo di Nera l’Orto del pastore-poeta Riziero, uno spazio per narrare

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Dedicato ai numerosi pastori della Valnerina che nei secoli hanno svolto questo mestiere e alla letteratura pastorale

Èstato inaugurato, nel corso della manifestazione Fior di Cacio a Vallo di Nera,
l’Orto di Riziero, uno spazio pubblico dedicato al pastore-cantastorie Riziero Flammini. Questo spazio è dedicato ai numerosi pastori della Valnerina che nei secoli hanno svolto questo mestiere e alla letteratura pastorale. 


All’evento, presieduto dalla sindaca di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, erano presenti i familiari del poeta-pastore Riziero: Rina Flammini, Alberto Bruschini e Ludovica Ranieri.
La sindaca Benedetti ha ringraziato i familiari di Riziero per il generoso dono dell’orto al Comune e ha ricordato la figura del pastore-poeta: «Riziero era un agricoltore, boscaiolo, ma soprattutto poeta, celebre per le narrazioni in rima delle sue avventure di vita con cui amava
intrattenere i turisti in visita a Vallo di Nera».

Riziero Flammini ha sempre coltivato la sua passione per la narrazione, tra racconti, leggende, favole, poesie in ottava rima e soprattutto vallanate, storie strambe e fantasiose che traggono origine dai blasoni popolari medioevali.
La sua abilità nella narrazione è stata apprezzata anche sul palcoscenico di molti teatri umbri e in un documentario etnolinguistico a lui dedicato, “La valle parlante. Il mondo popolare del cantastorie Riziero” di Antonello Lamanna, prodotto da Voxteca dell’Unistrapg.

La sindaca di Vallo di Nera, Agnese Benedetti insieme a Antonello Lamanna

«Il documentario – ha detto Antonello Lamanna – si concentra sui ricordi di Riziero legati alla pastorizia, alla scoperta della poesia, alle letture dei classici, alle sue composizioni e improvvisazioni poetiche e alla sua grande capacità mnemonica, che gli permetteva di padroneggiare un vasto repertorio di letteratura popolare e colta. La ricerca audiovisiva è nata da un’osservazione etnolinguistica delle sue capacità narrative e mnemoniche,
focalizzandosi principalmente sui suoi ricordi legati alla pastorizia e alla poesia».