Home Cronaca Incendio domato alla Ferrocart di Terni, ma ora scatta l’allarme diossina

Incendio domato alla Ferrocart di Terni, ma ora scatta l’allarme diossina

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Il Comune chiude le scuole e invita i cittadini a tenere chiuse le finestre

Incendio alla Ferrocart di Terni, rogo domato, ma lo spegnimento delle fiamme sono proseguite per tutta la notte, con particolare attenzione a contenere il più possibile il calore che si è sprigionato. «Le fiamme sono state circoscritte al cumulo di materiale plastico interessato», confermano i vigili del fuoco di Terni. Ma il pericolo non è ancora del tutto scampato. «Sul posto – proseguono dai vigili del fuoco – per tutta la notte sono stati presenti due squadre che hanno continuato l’opera di spegnimento e smassamento». Una corsa contro il tempo, in vista dell’arrivo di forti venti previsti per oggi su tutta l’Umbria, come annunciato dal Dipartimento della protezione civile. «L’incendio – rassicurano ancora dai vigili del fuoco – si può dire domato, ma dobbiamo definitivamente eliminare il pericolo, il cumulo di plastica è molto alto e grosso quindi all’interno c’è ancora calore altissimo che con un po’ di vento potrebbe far scaturire altre fiamme».
La situazione è stata quindi al centro di una  riunione in Comune, anche con Usl e rappresentanti della stessa  Agenzia ambientale, al termine della quale, sulla base delle  proposte emerse, il sindaco Leonardo Latini ha precauzionalmente  disposto: «I cittadini – si legge nell’ordinanza – residenti nell’area individuata nel raggio di 3 km dall’incendio sono tenuti a mantenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni, limitando le uscite all’esterno se non per necessità».
Il provvedimento resterà in vigore fino a quando non si conosceranno gli esiti dei campionamenti dell’aria che l’Arpa ha avviato non appena è divampato l’incendio alla Ferrocart, azienda che si occupa dello stoccaggio e del riciclo di rifiuti.
«L’Arpa – spiegano da Palazzo Spada – ha installato un campionatore di particolato atmosferico Eco Emergency per valutare la qualità dell’aria in prossimità dell’incendio, con particolare riferimento al particolato, alle diossine e ad altri microinquinanti».
Una volta stabilito cosa è finito nell’aria, e cosa si sono respirati i ternani per tutta la giornata di domenica, il sindaco prenderà altre decisioni, tra cui rimuovere o meno la zona rossa. Ma anche applicare nuove restrizioni, oltre a quelle già applicate come la chiusura delle scuole.

«Scuole di ogni ordine e grado  precauzionalmente chiuse tutte le scuole comunali di Terni di ogni ordine e grado, ad eccezione dei plessi scolastici che si trovano nei territori di Marmore, Casali di Papigno, Collestatte e Piediluco» – si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco che ha anche disposto la chiusura dei  servizi educativi dell’infanzia di  «tutto il territorio comunale, ad eccezione di quelle nei territori di Marmore, Casali di Papigno e Collestatte».
Tale decisione – è quanto si apprende da Palazzo Spada – è stata presa dal Comune su indicazione di Usl Umbria 2 e Arpa nel rispetto del massimo principio di precauzione, in attesa di conoscere nel dettaglio i dati sulla qualità dell’aria. Tale motivazione, secondo quanto si apprende, sarebbe legata alle disposizioni anticovid che impongono di arieggiare spesso le aule.