Davanti ai magistrati che indagano sui presunti accessi abusivi alla banche dati
Dopo il faro acceso dalla Commissione parlamentare Antimafia, restano molti interrogativi senza risposta sul caso dei presunti dossieraggi su cui indaga la Procura di Perugia.
Indagato in servizio alla Dna, è il sostituto procuratore Antonio Laudati, a cui vengono contestati tre dossier pre investigativi – che non riguardano politici e personaggi famosi – in concorso con Striano, domani (lunedì 18 marzo) si presenterà all’interrogatorio fissato a Perugia davanti ai magistrati di Perugia che indagano sui presunti accessi abusivi alla banche dati.
A Laudati, quale coordinatore all’epoca dei fatti del gruppo Sos (segnalazione operazioni sospette), vengono contestate, in concorso con il finanziere, le accuse di accesso abusivo a sistema informatico per accessi alle banche dati, l’ipotesi di falso in relazione all’origine delle richieste di apertura di “dossier pre-investigativi” e quella di abuso d’ufficio. Accuse da cui Laudati, a quanto si apprende, intende difendersi rispondendo alle domande dei pm.
Laudati è convinto di potersi difendere e di poter «dimostrare in ogni sede che quelle indagini sono state regolari» e che sono state svolte solo «nell’interesse dell’ufficio».
Inchiesta che vede indagati anche il finanziere Pasquale Striano, tre giornalisti del “Domani” e un’altra decina di persone.