Il presidente di Opi Nicola Volpi esprime un sentimento di indignazione e di rabbia di tutta la categoria professionale
Il recente caso dell’infermiera colpita in pieno volto a Foligno dal familiare di un ragazzo che aveva bisogno di un’ambulanza, e un collega di Perugia preso a pugni dall’uomo che era stato chiamato a soccorrere, hanno riacceso i riflettori sul fenomeno delle violenze, fisiche e verbali, contro il personale sanitario.
Le statistiche parlano di 150 aggressioni in Umbria nel 2022, quasi una ogni due giorni.
Per quanto riguarda il 2023 sarà l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto a fornire i dati aggiornati.
Fatti che inducono l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Perugia, attraverso il presidente Nicola Volpi, ad esprimere un sentimento di indignazione e di rabbia di tutta la categoria professionale, reclamando al contempo tutte le tutele necessarie affinché tali atti non si ripetano. Quindi l’Opi di Perugia esprime vicinanza e solidarietà per i «gravi e spiacevoli eventi accaduti» ribadendo al contempo il proprio massimo impegno nell’avvio di dibattiti ed interlocuzioni politiche ed istituzionali per il rafforzamento di iniziative e di programmi specifici a garanzia della dignità e della sicurezza di chi dedica la propria vita alla tutela della salute altrui.
