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La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia in campo per i servizi educativi ai più piccoli

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“Comincio da zero” il nuovo bando di Con i Bambini promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

Punta l’attenzione su piccoli e piccolissimi, per offrire loro un’opportunità fondamentale per lo sviluppo cognitivo e relazionale dei bambini nei primi anni di vita, specialmente per i minori che provengono da contesti di disagio economico e sociale.

Si chiama “Comincio da zero” il nuovo bando di Con i Bambini promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, il fondo nazionale sostenuto dalle Fondazioni di origine bancaria, al quale aderisce anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nato dall’accordo tra Acri (Associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni), Forum Nazionale del Terzo Settore e Governo.

Presentato lunedì 2 novembre dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Cristina Colaiacovo, dal componente del Comitato di Indirizzo Daniela Monni e dall’esperto in progettazione Giorgio Sordelli, rigorosamente in diretta streaming nel rispetto delle norme di sicurezza Covid-19, il bando si pone l’obiettivo di incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per bambini nella fascia di età 0-6 anni, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità.

Secondo il rapporto dell’Osservatorio #conibambini del giugno 2020, promosso da Openpolis e Con i Bambini, circa la metà dei comuni italiani è sprovvisto di asili nido, con differenze molto sostenute tra le varie aree del Paese: il divario dei Comuni sprovvisti di tale servizio va dal 14,1% al 74,7%. L’Umbria fa registrare una percentuale pari al 34,8%.

“Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – è uno dei più importanti progetti collettivi delle Fondazioni di origine bancaria al quale siamo particolarmente orgogliosi di aver aderito. Dopo nove bandi e 355 progetti selezionati in tutta Italia – tra i quali alcuni sia di carattere regionale sia interregionale insistono nel territorio umbro, contribuendo con iniziative innovative e sviluppate in rete ad arginare il diffondersi della povertà educativa tra bambini e ragazzi – questo nuovo bando torna a concentrarsi sui piccolissimi, raccogliendo la duplice esigenza di offrire l’opportunità a tutti di fare un percorso di sviluppo che superi ogni disuguaglianza di natura sociale ed economica e, al tempo stesso, per rendere più agevole ai genitori coniugare la vita familiare e quella lavorativa. In particolare, poiché ancora la cura dei figli ricade spesso sulle donne, un aumento dell’offerta di servizi per la prima infanzia può senz’altro favorire l’aumento dell’occupazione femminile”.

A disposizione, per l’intero territorio nazionale, ci sono 30 milioni di euro destinati a sostenere progetti presentati da partenariati promossi dal mondo del Terzo settore, che prevedano l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, legali, ecc.) capace di rispondere in modo flessibile e integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, di ampliare l’offerta e superare la frammentazione nell’ottica di una presa in carico globale e di un welfare comunitario. Per tali motivi, è fortemente auspicata l’integrazione dei nuovi servizi educativi con i piani di zona, anche nell’ottica di favorire la loro continuità. Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere attività di sostegno e potenziamento della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia-lavoro e, allo stesso tempo, azioni di rafforzamento delle relazioni, del ruolo, delle competenze e delle professionalità di tutti gli attori della “comunità educante” coinvolti nel processo educativo.

I progetti potranno avere una dimensione regionale, con uno stanziamento complessivo dedicato pari a 22 milioni di euro, di cui circa 5,3 milioni destinati alle regioni del Centro: Abruzzo, Lazio, Marche Molise Toscana e Umbria. Sarà anche possibile presentare progetti a livello interregionale, con un plafond pari a 8 milioni di euro, prevedendo in questo caso interventi in almeno una regione tra quelle localizzate nelle tre aree Nord, Centro e Sud previste dal bando.

I progetti, corredati di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilati e inviati esclusivamente on line attraverso la piattaforma Chàiros, raggiungibile tramite il sito internet www.conibambini.org, dove è possibile scaricare il bando. La scadenza è fissata al 4 dicembre.