“Stiamo cercando di fare bene e di fare in fretta” lo ha detto la presidente Tesei
Donatella Tesei nel corso di un incontro tenutosi ieri nel Centro operativo comunale, per fare il punto sulla situazione sui danni causati dal terremoto ad Umbertide e nelle zone limitrofe, ha affermato “Siamo qui per dirvi che stiamo cercando di fare bene e di fare in fretta”. La presidente ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati nei soccorsi subito dopo il sisma “L’operatività – ha detto – è stata messa in campo al cento per cento. Dal Centro regionale della Protezione civile di Foligno, abbiamo coordinato, controllato, seguito tutti gli interventi che sono stati fatti”.
“A mezzanotte e mezzo di giovedì erano pronti i letti nelle tre sedi individuate e tutto quello che era necessario per la notte, per accogliere le persone intervenute non solo per l’inagibilità delle case ma anche quelle che per la paura erano scappate dalle loro abitazioni. Questo è sicuramente merito di un grande lavoro. Così come è stato fatto un grande lavoro nel versante della sanità, con i controlli immediati nell’ospedale, dove non sono stati riscontrati problemi”.
“Ringrazio la struttura della Protezione civile regionale in supporto a quelle comunali – ha proseguito – per la tempestività”. La presidente ha quindi ringraziato la Croce rossa italiana e i vigili del fuoco: “Questa sinergia che si è creata da subito e che sta andando avanti, ci consente anche di arrivare al più presto ad avere una relazione dettagliata, anche sulla tipologia di sisma che abbiamo subito, per arrivare alla richiesta dello stato di emergenza, cosa su cui stiamo lavorando e continueremo a lavorare”.
“Esistono dei presupposti normativi. Però noi siamo convinti – ha confermato – che costruendo questo percorso che stiamo facendo con l’aiuto anche della Protezione civile nazionale, avremo le condizioni per poter richiedere al governo, che peraltro ci ha dimostrato vicinanza in questo momento, la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”.
La Governatrice dell’Umbria ha affermato “Questo per consentire di accedere ad alcune misure, come il Cas, il Contributo dell’autonoma sistemazione per poter consentire alle persone che oggi hanno le case inagibili di trovare delle sistemazioni alternative. Questa preoccupazione l’abbiamo anche per le attività economiche che hanno le strutture inagibili, che, seppur in numero limitato, lo stiamo verificando ancora, ci sono”.
Secondo la governatrice già da oggi potrebbero arrivare le prime relazioni a supporto della richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, che saranno inoltrate al governo in tutte le sue diramazioni.