Presidio sotto il Rettorato Unipg prima dell’inizio del corteo organizzato dalle realtà umbre LGBTQIA+
Studenti delle scuole superiori perugine e dell’università scenderanno in piazza in adesione all’Umbria Pride questo 24 Giugno assieme al mondo sindacale e dell’associazionismo umbro. Richiedono politiche contro le discriminazioni, come l’ormai affossato DDL Zan, ma anche sugli spazi di aggregazione, l’abitare , i trasporti e la formazione professionale; una prospettiva ampia e che affronta anche le difficoltà materiali delle minoranze nella società.
“Nel nostro territorio come in tutto il Paese le persone vivono una condizione di precarietà economica e quindi esistenziale”-afferma Margherita Boniotti di UDS Perugia- “la mancanza di politiche adeguate in tema di trasporti, spazi e alloggi sono ostacoli all’emancipazione di tutte le persone, ma ancora di più per quelle soggettività che hanno bisogno di costruire reti di relazioni, spazi sicuri e una stabilità personale. La lotta per la liberazione queer è lotta per la liberazione e l’avanzamento della società tutta e per dare opportunità a tutti”.
Chiedono anche una maggiore sensibilizzazione nei percorsi formativi professionalizzanti sulle problematiche della comunità lgbtqia+, affinché figure educative e pedagogiche come insegnanti e psicologi siano in grado di sostenere le difficoltà delle minoranze sessuali e di genere.
Sul fronte universitario le prime proposte concrete sono già state avanzate. Link ha chiamato, alle 13.30 del 24 Giugno, un presidio sotto il rettorato per fare pressing sull’introduzione di distributori di assorbenti gratuiti e contraccettivi calmierati negli spazi dell’Unipg. Il sindacato studentesco ha raccolto più di 600 firme a sostegno del progetto, in continuità con il lavoro anche di altre organizzazioni studentesche nell’Ateneo: “E’ necessario realizzare il prima possibile questa misura, sul modello di altre Università italiane ed europee”-afferma Nicola Cardinali di Link Perugia- “Sono già avviate forme di contrattazione anche da una parte della rappresentanza sulla questione, ma dopo anni di lavoro dalle prime discussioni ancora non è stata realizzata nell’effettivo questa proposta. Chiediamo un’accelerazione dei tempi e, se necessario, una concertazione con le istituzioni per lo sblocco di finanziamenti all’università finalizzate alla messa in campo di questa misura. Non si tratta di un capriccio, ma un intervento di welfare e promozione dell’igiene pubblica, contro l’innalzamento dei costi della vita e l’incremento delle infezioni per malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto tra i giovani che hanno talvolta una scarsa consapevolezza o i mezzi economici per curarsi e proteggersi”.
Dopo il presidio i sindacati studenteschi confluiranno in Piazza Grimana per l’inizio dell’Umbria Pride.