L’uomo ha espresso tale volontà di sottoporsi a un trattamento durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto davanti al gip del capoluogo umbro
Il 33enne di Jesi accusato di aver violentato una bimba di sei anni la scorsa estate in un campeggio del Trasimeno, attualmente agli arresti domiciliari, ha chiesto di essere curato. L’uomo ha espresso tale volontà di sottoporsi a un trattamento, anche se ciò dovesse avvenire in carcere, durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto davanti al gip del capoluogo umbro.
L’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di minore, ma anche di detenzione di materiale pedopornografico. In più deve anche rispondere ad una denuncia per evasione, dato che avrebbe violato i termini degli arresti domiciliari, ai quali era sottoposto con applicazione del braccialetto elettronico.
