Era il decano dei giornalisti di Gubbio, storica firma de La Nazione e tra i fondatori di Radio Gubbio e dell’emittente TRG
Con la morte di Giampiero Bedini, spentosi a 83 anni, vittima di una malattia che lo aveva colpito negli ultimi anni, scompare una delle firme più autorevoli del giornalismo eugubino e umbro.
A partire dagli Anni Sessanta, Bedini è stato un punto di riferimento dell’informazione locale e un modello di serietà e impegno per molti giovani che anche per merito suo hanno intrapreso la professione giornalistica.
Dalle pagine de “La Nazione” a Radio Gubbio – di cui è stato tra i fondatori – dalla corrispondenza de “La Voce” alla direzione di TRG, passando dall’esperienza presso l’azienda eugubina del turismo, Bedini ha sempre messo in luce le sue doti professionali e umane: un binomio inscindibile, che non a caso ha caratterizzato la sua intera esistenza di giornalista impegnato e di uomo, vicino ai problemi della comunità e alle vicende del territorio.
Anche di fronte alla malattia e alle avversità della vita, affrontate con grande dignità e coraggio, Bedini si è dimostrato persona di valore, lasciando nell’intera comunità eugubina e in quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo il senso di un vuoto profondo.
I funerali si terranno sabato mattina alle 10 alla chiesa di Sant’Agostino a Gubbio.
L’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, al quale Bedini era iscritto dal 1988, esprime vicinanza alla famiglia e si unisce al cordoglio della comunità eugubina.