Amelia, Avigliano Umbro e Montecastrilli, i comuni più colpiti. Allagamenti anche nella zona di Umbertide
Le forti piogge che nella giornata di ieri hanno colpito l’Umbria con diversa intensità, sono tornate a creare disagi, danni e problemi anche nelle campagne. È quanto riferisce la Coldiretti Umbria dopo le prime informazioni raccolte sui violenti eventi che hanno imperversato soprattutto nella provincia di Terni, nei comuni di Amelia, Avigliano Umbro e Montecastrilli.
Un primo monitoraggio – sottolinea Coldiretti – racconta di campi allagati e danni a colture e strutture, con il grano che per la forza delle precipitazioni in alcuni casi si è “sdraiato”, di frane e smottamenti con problemi alla viabilità. Segnalazioni di allagamenti arrivano anche dalla zona di Umbertide, con le intense precipitazioni tra l’altro – ricorda Coldiretti – che si sono abbattute su un territorio già fragile con la presenza in Umbria del 100% dei comuni a rischio idrogeologico.
Le violente piogge di ieri – spiega Fabio Piacenti imprenditore agricolo di Avigliano – hanno causato grossi allagamenti nei campi di cereali e sulle strade limitrofe all’azienda, dove la furia dell’acqua ha sommerso pure il deposito di legna e le varie attrezzature con danni per la nostra attività boschiva. Anche i ricoveri degli animali – prosegue Fabio – sono finiti sott’acqua, con la grandine che ha danneggiato gravemente sia il mais che il vigneto.
È la prima volta in tanti anni che assisto ad una situazione del genere – aggiunge Giancarlo Carboni agricoltore di Sismano, frazione di Avigliano. Oltre a provocare diverse frane che ostruiscono le strade, le precipitazioni hanno letteralmente sommerso i nostri campi di grano, girasole e favino, dove non è ancora possibile mettere piede.
Un giugno pazzo segnato nella prima decade lungo tutta la Penisola da 60 eventi estremi tra violenti temporali, grandinate anomale e bufere di vento, in numero quasi sei volte superiore alle 11 che si sono verificate nello stesso periodo dello scorso anno, secondo elaborazioni Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD).
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici divenuta ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – precisa Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.