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Marchetti (Lega) replica a Bori (Pd): “Isteria comprensibile, teme emergano le profonde spaccature del campo largo”

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Marchetti e nel riquadro Tommaso Bori

Il consigliere regionale del Partito Democratico aveva espressamente criticato “i tempi lunghi per l’individuazione sul calendario del giorno del voto”

Tommaso Bori, consigliere regionale del Pd, giorni fa aveva attaccato duramente la presidente della Regione Donatella Tesei per la mancata decisione della data in cui gli umbri saranno chiamati alle urne per votare il prossimo Governatore.

Bori aveva puntato il dito contro il centrodestra e lanciato chiare accuse: “In questi anni abbiamo visto un uso strumentale delle istituzioni, mancanza di rispetto e arroganza, come se non ci fosse un domani, ma mai avevamo assistito ad un balletto irrispettoso come quello messo in scena per la scelta della data delle imminenti elezioni regionali”.

Alle sue dichiarazioni risponde il segretario regionale della Lega Umbria, Onorevole Riccardo Augusto Marchetti, che afferma: “È paradossale che proprio Bori, che rappresenta un partito responsabile di aver lasciato l’Umbria in una situazione di emergenza politica e istituzionale, oggi si permetta di accusarci di uso strumentale delle istituzioni. La presidente Donatella Tesei, in carica da nemmeno cinque anni, ha lavorato incessantemente per riportare stabilità e trasparenza in una regione che era stata messa in ginocchio da gestioni precedenti disastrose e diventata simbolo di mala gestione a livello nazionale. Per quanto riguarda la scelta della data delle elezioni, si tratta di una decisione che richiede la massima ponderazione e non sarà certamente dettata da pressioni politiche né da polemiche sterili. La Lega e la presidente Tesei sono impegnati a garantire che le elezioni si svolgano in un clima di serenità e trasparenza, senza cedere alle provocazioni di chi, come Bori, tenta di distogliere l’attenzione dai reali problemi ereditati della regione con un’isteria del tutto comprensibile, motivata dalla necessità di andare al voto il prima possibile affinché non emergano le spaccature e le differenze di vedute tra le varie forze politiche che animano il campo largo. Più tempo passa e più è complicato per la sinistra continuare a sostenere tutto e il contrario di tutto senza indispettire l’elettorato, considerando che sui grandi temi coesistono visioni diametralmente opposte e che le alleanze restano in piedi solo con l’obiettivo di spartirsi il potere, senza un vero programma condiviso di sviluppo. Invece di agitarsi e lanciare accuse infondate, sarebbe opportuno che il Partito Democratico si concentrasse sul presentare proposte concrete per il futuro dell’Umbria”.