I tre sportelli, realizzati dalla Zona sociale n. 4 e gestiti dall’associazione Anglad Umbria, sono a Deruta, a Marsciano e a Todi, nella frazione di Pantalla
Sono presenti e già operativi a Deruta, a Marsciano e a Todi, nella frazione di Pantalla, i tre sportelli di ascolto e orientamento sul gioco d’azzardo patologico, e sulle dipendenze in generale, che sono stati presentati nel pomeriggio di lunedì 23 ottobre a Marsciano nella sala Aldo Capitini in Municipio. Il progetto, attivato dalla Zona sociale n. 4 della Media Valle del Tevere, è stato realizzato nell’ambito del Piano regionale 2019-2021 per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo.
Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Marsciano Francesca Mele, il vicesindaco di Deruta Maria Cristina Canuti, gli assessori Roberta Giuliani di San Venanzo, Augusto Morlupi di Collazzone, Raffaella Pagliochini di Todi, Giovanni Primiera di Fratta Todina e Manuela Taglia di Marsciano, il direttore del Distretto sanitario della Media Valle del Tevere, Luigi Sicilia, il direttore di Federsanità Umbria, Daniele Benedetti, l’assistente sociale del Comune di Marsciano, Giorgia Ottaviani, la psicologa della Zona sociale n. 4 Laura Leandri, l’educatore del Servizio Dipendenze, Amilcare Biancarelli e il responsabile dell’associazione Anglad Umbria, Matteo Maiorano, a cui è affidata la gestione dei 3 sportelli.
Sono stati il sindaco Francesca Mele e l’assessore Manuela Taglia ad aprire l’incontro con i saluti istituzionali del Comune di Marsciano, capofila della Zona sociale n. 4, sottolineando come “l’apertura dei 3 punti di ascolto su gioco patologico e dipendenze è frutto di un lungo percorso caratterizzato dall’attivazione di un tavolo tecnico integrato che, oltre alla presenza delle amministrazioni comunali, dell’Usl, di tecnici e di Federsanità, è stato allargato alle associazioni locali, capaci di portare un vero valore aggiunto al fine di garantire una puntuale intercettazione dei bisogni sui territori”.
A Deruta lo sportello si trova in piazza Marconi, all’interno della Casa della cultura e dell’associazionismo, ed è aperto il martedì dalle 18.30 alle 20.30. A Pantalla è ubicato nella palazzina comunale di vocabolo S. Amanzio n. 322/D ed è aperto il mercoledì dalle 17.30 alle 19.30. Lo sportello di Marsciano si trova in piazzetta San Giovanni, presso sala Vallerani di palazzo Pietromarchi, ed è aperto il giovedì dalle 17.30 alle 19.30.
L’associazione Anglad, con il proprio personale, si occuperà di fornire ascolto e orientamento, facendo da intermediario con i servizi sanitari, sia dal punto di vista psicologico, che da quello sociale. Lo sportello, come ha avuto modo di sottolineare, tra gli altri, l’assessore tuderte Raffaella Pagliochini, si occuperà anche di dare un supporto legale, portando un valore aggiunto importante, un servizio nuovo che non è facile trovare in tutti i punti di ascolto.
“Andremo ad intercettare i bisogni – ha spiegato Matteo Maiorano – anche spostandoci sul territorio. Parleremo con i farmacisti, con i medici, con le associazioni, con le Forze dell’ordine, con i parroci, con le scuole, ovvero con tutta la rete di soggetti che caratterizza la società civile”. Il servizio non si limiterà quindi a ricevere persone durante gli orari di apertura ma, come precisato anche dall’assistente sociale del Comune di Marsciano, Giorgia Ottaviani, e dalla psicologa della Zona, Laura Leandri, ci sarà una presenza attiva nel territorio per portare avanti anche progetti con associazioni e scuole.
Proprio la possibilità di andare a intercettare i bisogni grazie all’aiuto e sollecitazione di una rete capillare di soggetti è uno degli elementi maggiormente sottolineati da tutti gli amministratori dei comuni della Zona sociale n. 4 e anche da Daniele Benedetti di Federsanità, il quale ha ricordato come l’essere riusciti in tutta l’Umbria a dare vita a 12 tavoli integrati che si sono attivati nei progetti di ascolto e orientamento è già di per se un importante risultato, che consente di ottimizzare non solo le risorse economiche disponibili ma anche di dare qualità alle risposte che vengono date alle famiglie. Qualità che, come ha osservato Amilcare Biancarelli del Ser.D, il Servizio Dipendenze, passa anche dal fatto che il Piano regionale mette a disposizione dei territori strumenti in gradi di garantire una uniformità di risposta ai bisogni e a scongiurare l’eccessiva frammentazione degli interventi.
È stato approfondito anche il tema della prevenzione sul quale è intervenuto, in particolare, il direttore del Distretto della Media Valle del Tevere, Luigi Sicilia. “Il servizio sanitario regionale – ha spiegato – sta investendo sul contrasto al gioco d’azzardo e a tutte le forme di dipendenza. Si tratta di investimenti finalizzati anche e soprattutto a fare prevenzione. Ogni dipendenza, infatti, oltre a rappresentare un aspetto problematico di per sé tende anche a determinare nel soggetto che ne è affetto tutta una serie di patologie. Contrastare le dipendenze, quindi, vuol dire anche contribuire a ridurre l’incidenza nella popolazione di determinate malattie”.