Nota del capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria sul trasporto pubblico locale
“Prendiamo atto della replica stizzita dell’assessore regionale Enrico Melasecche che, al fianco del suo repertorio di promesse mirabolanti, in relazione alla sua pessima figura rimediata con il servizio di Mediaset sulla ripresa della stazione Sant’Anna, aggiunge anche le minacce di querele nei confronti della stampa e le accuse alle minoranze”.
Così il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Simona Meloni, aggiungendo che “l’esponente della Giunta Tesei invece di continuare con la propaganda, dovrebbe prendere in considerazione gli atti concreti, che dicono di una gara Tpl che ridurrà il servizio e di un’agenzia unica di mobilità, che continua a non vedersi e di una ripresa della tratta Ponte San Giovanni – Sant’Anna che gli utenti definiscono ‘una buffonata’ che non aiuta né gli studenti né i professionisti. Una situazione in un contesto in cui i cittadini lamentano anche degrado e caos alla stazione di Fontivegge”.
“Ricordiamo inoltre all’assessore Melasecche – continua Simona Meloni – che i numeri smentiscono il suo ritratto a tinte fosche dei trasporti regionali nelle precedenti gestioni. Umbria Mobilità, fino all’uscita dell’amministratore Bufaloni, presentava numeri non certo impietosi. Il bilancio 2018 ha chiuso in utile per 38.312 euro, con un patrimonio netto (attivo-passivo) pari ad euro 20.345.807. Il bilancio 2019 ha chiuso in utile per 53.679 euro con un patrimonio netto pari ad euro 20.399.486. Il bilancio 2020 ha chiuso in utile per euro 23.726 con un patrimonio netto pari ad euro 20.423.213. Al momento dell’uscita di Bufaloni, ad ottobre 2020, il patrimonio netto della società superava abbondantemente i 20 milioni di euro”.
“Questo quadro – prosegue Meloni – in aggiunta alle sentenze che certificano la correttezza delle azioni dei precedenti amministratori pubblici, dovrebbe tranquillizzare l’assessore Melasecche, in preda ad un evidente nervosismo da tornata di rimpasto che non è detto che salvi la sua poltrona, considerando che il suo partito non è certo uscito in salute dalle ultime elezioni politiche”.