Disposta dal Gip nei confronti del giovane la misura della custodia cautelare in carcere
I Carabinieri della Compagnia di Foligno hanno arrestato in flagranza di reato un 25enne, residente a Montefalco, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.
Il giovane maltrattava i propri genitori sottoponendoli a sofferenze fisiche e morali in modo abituale, istaurando un sistema di sopraffazione a seguito di violenze, minacce e vessazioni che avvilivano la personalità degli stessi. Le costanti violenze subite costringevano da un lato, il padre ad allontanarsi dall’abitazione familiare ogni volta che il figlio diventava particolarmente aggressivo per farvi rientro solo dopo che lo stesso si era calmato. Dall’altro lato, la madre, a causa delle vessazioni continue, lasciava l’abitazione familiare nel mese di luglio 2023, continuando, tuttavia, a recarsi quotidianamente presso la loro casa per preparare i pasti del figlio.
In particolare il ragazzo settimanalmente li minacciava di morte dicendogli che l’avrebbe ammazzati e picchiati ed in molteplici occasioni li aggrediva con schiaffi e pugni tanto che in un episodio, il padre, si vedeva costretto a recarsi in Ospedale ove i sanitari gli riscontravano un trauma cranico.
In ultimo, dopo aver inviato una serie di messaggi minatori, contenenti ingiurie e minacce di morte, costringeva i suoi genitori a chiudersi in casa e a richiedere l’intervento della Forze dell’ordine che, quando sopraggiungevano, trovavano il ragazzo nei pressi della loro abitazione ancora intento a ribadire le proprie intenzioni minacciose.
Le dichiarazioni rese nell’immediatezza dai genitori e le successive denunce querele sporte hanno permesso di trarre in arresto il 25enne, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
In sede di convalida il GIP del Tribunale di Spoleto, rilevata la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, l’attualità e la concretezza del pericolo e l’assenza di un domicilio idoneo ove poter scontare il meno gravoso regime degli arresti domiciliari, ha disposto nei confronti del giovane la misura della custodia cautelare in carcere, per tanto è stato associato alla Casa Circondariale di Perugia Capanne.