Capofila regionale l’Istituto tecnico tecnologico statale Alessandro Volta di Perugia. Incontro molto partecipato con oltre 55 scuole e 70 tra docenti e dirigenti in collegamento
Ènata in Umbria, sul modello di quella lombarda, la Rete scuole che promuovono la salute con l’obiettivo di gestire in modo più organizzato e sistemico tutte le attività promosse in questo ambito. Il primo incontro della neonata Rete, che si è tenuto martedì 28 marzo, ha visto la partecipazione di oltre 55 scuole umbre aderenti, con 70 tra docenti e dirigenti in collegamento. A portare il loro contributo durante l’evento in streaming Fabiana Cruciani, dirigente scolastica dell’Istituto tecnico tecnologico statale Alessandro Volta di Perugia, scuola capofila regionale della Rete, la dirigente Marina Marini dell’Istituto “Casagrande-Cesi”, scuola capofila per la provincia di Terni, e Francesca Volpi, dirigente scolastica del Comprensivo 1 di Perugia, scuola capofila per la provincia di Perugia insieme ai gruppi di lavoro delle rispettive scuole. L’ispettore Francesco Mezzanotte, portando i saluti dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, ha ribadito quanto il progetto della Rete sia stato fortemente voluto dall’USR in raccordo anche con il Piano di Prevenzione Regionale. Ha inoltre sottolineato come questa Rete di scuole umbre sia una concreta occasione per la promozione di una cultura della salute a partire dalle aule scolastiche, a maggior ragione dopo la pandemia che ha così provato le nuove generazioni.
La dirigente Fabiana Cruciani ha sottolineato come il numero elevato delle scuole che hanno scelto di aderire alla Rete dimostri la grande attenzione verso la salute intesa come dimensione educativa che nella scuola può e deve avere una piena realizzazione, che comporta una serie di azioni sistemiche a livello organizzativo, nella sua proposta formativa, nella cura delle relazioni, nella verifica puntuale dell’efficacia delle azioni messe in campo insieme a tutti gli attori del territorio. Il modello di riferimento della Rete sarà, dunque, il modello School Health for Europe (SHE), diffuso a livello internazionale e già sperimentato con ottimi riscontri in Lombardia, la regione punto di riferimento per il contesto italiano in tale ambito. Negli interventi delle docenti della scuola capofila regionale, professoresse Patrizia Tabacchini e Lucia Vermigli del Volta di Perugia, e dei professori Rosalba Aureli e Marco Cavallari, referenti di Terni, è stata sottolineata la visione sistemica e globale dell’approccio alla promozione della salute non più tema declinato attraverso progetti estemporanei ed episodici ma con una visione che strutturerà la complessiva offerta formativa delle scuole in modo che tutte le azioni e le progettualità, così come la didattica e l’organizzazione stessa della scuola, concorrano a rendere la comunità scolastica e i suoi luoghi generatrici di salute per chi vi lavora e studia.
La messa a sistema del modello SHE e il consolidamento della Rete, che ha mosso i primi passi a partire dal protocollo siglato tra Regione Umbria e USR regionale, avrà tempi distesi per permettere a tutte le scuole di riflettere e scegliere il modo migliore per perseguire gli obiettivi della Rete, ma l’incontro di martedì 28 marzo ha segnato l’avvio di un lavoro e di una condivisione importanti.