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Obbligo vaccinazioni a Città di Castello, non passa la proposta dei comitati dei genitori

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Il consiglio comunale rigetta tutti i documenti presentati

Resta il problema dei bambini non vaccinati a Città di Castello.

Il consiglio comunale non ha approvato i due documenti presentati dai due comitati “Genitori consapevoli Umbria” e “Valtiberina Libera scelta” nel quale si chiedeva che “i bambini tra zero e sei anni non in regola con le norme di legge sulle vaccinazioni possano terminare l’anno scolastico”.

Il rigetto della proposta arriva a pochi giorni dalla scadenza fissata per il 10 marzo quando, come ribadito dall’ assessore alle Politiche educative, Rossella Cestini,“non scatta la sospensione della frequenza per i bambini non in regola ma inizia la ricognizione sulle singole posizioni. Non è perentorio. Attiene al termine entro cui è prevista la regolarizzazione con l’obbligo vaccinale dei bambini, non è stringente dato che sarà seguita da una verifica regionale sullo stato dell’arte che consenta una ricognizione generale del fenomeno. In realtà l’eventualità di una sospensione della frequenza si porrà solo dopo il 30 aprile”.

Gli otto voti a favore, volti a far terminare l’anno scolastico ai bimbi, vengono da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Castello Cambia, Tiferno insieme, Movimento 5 Stelle e Lega, il cui consigliere Valerio Mancini ha dichiarato che “se dovessimo lasciare a casa i bambini, le famiglie avrebbero grossi problemi”.