Trenta gli imputati: oltre alla ex governatrice, l’ex assessore alla sanità Luca Barberini, gli allora vertici dell’azienda ospedaliera di Perugia Maurizio Valorosi ed Emilio Duca e l’ex sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci
È attesa per questa mattina la sentenza di primo grado per il processo conosciuto come “Concorsopoli”, vale a dire la vicenda dei presunti concorsi pilotati nella sanità umbra che nella primavera del 2019 aveva portato alle dimissioni della presidente della Regione Catiuscia Marini e che vede imputate 30 persone, tra politici, medici e dirigenti, per reati come abuso e rivelazione di segreto d’ufficio per i presunti concorsi pilotati in sanità.
In camera di consiglio, la corte presieduta da Marco Verola, con Francesco Loschi e Sonia Grassi, dovrà stabilire la sentenza per cui a marzo i pm Mario Formisano e Paolo Abbritti hanno avanzato 23 richieste di condanna e 7 di assoluzione, per un totale di quasi 39 anni di reclusione.
Sarà poi il presidente del secondo collegio, Marco Verola, a leggere il dispositivo di sentenza nell’Aula degli Affreschi.
Trenta gli imputati: oltre alla ex governatrice, l’ex assessore alla sanità Luca Barberini, gli allora vertici dell’azienda ospedaliera di Perugia Maurizio Valorosi ed Emilio Duca e l’ex sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci.
Tra le accuse falso ideologico e materiale, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio.
Per Marini e Bocci i pubblici ministeri hanno chiesto l’assoluzione per associazione a delinquere.
Mentre per le accuse dei concorsi con l’aiutino, nei loro confronti, sono state chieste condanne rispettivamente a 2 anni e 2 anni e 3 mesi (compresa per l’ex segretario del Pd l’assoluzione dalla contestazione di rivelazione).
La pena più pesante è stata chiesta invece per l’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini: 3 anni e 4 mesi per abuso, rivelazione e falso, più l’associazione per delinquere, unico politico – anche se non più come «promotore» – a cui è stata contestata nella requisitoria finale della procura. E se per Emilio Duca, ex dg del Santa Maria della misericordia – la cui posizione è stata stralciata per motivi di salute nei mesi scorsi -, il processo si aprirà il prossimo 9 luglio, per l’ex direttore amministrativo dell’ospedale di Perugia Maurizio Valorosi, la procura ha chiesto 4 mesi di condanna per la sola accusa di associazione per delinquere, con assoluzione per l’ipotesi di peculato.