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Ospedale di Perugia, infermiere commette abusi sessuali su due pazienti: licenziato in tronco

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I fatti di cui è accusato risalgono a quindici anni fa

Un infermiere – ora ex – dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ è stato licenziato in tronco dal direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, in seguito alle condanne per violenza sessuale – definitive – riportate nel tempo.

La notizia è stata pubblicata dal quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘, che riferisce di come tale sospensione sia stata attivata dall’11 maggio, giorno in cui l’ex infermiere è stato mandato via per le violenze raccontate da due pazienti, che lo hanno denunciato dichiarando di essere state palpeggiate durante un prelievo di sangue e la misurazione della temperatura. 

Il primo episodio risale al 2009, con l’uomo – oggi 42enne – che era stato assunto nell’ospedale di Perugia solo l’anno prima.
La seconda violenza, invece, è del 2012, con la vittima all’epoca ventenne che raccontò di aver subito l’umiliazione, arrivando così a farlo condannare, nel luglio 2021 a un anno e 9 mesi.

Nel frattempo, l’infermiere era stato segnalato all’ufficio procedimenti disciplinari e sospeso dal servizio inizialmente per meno di un mese in attesa degli esiti del procedimento penale. Poi l’uomo è rientrato al lavoro in attesa delle decisioni dei tribunali.

Lo scorso 5 marzo l’Upd ha provveduto alla riapertura del procedimento disciplinare precedentemente sospeso a seguito della notificazione da parte della Corte d’appello della sentenza avvenuta a febbraio, disponendo, contestualmente, nelle more della conclusione del procedimento disciplinare, l’adozione da parte del datore di lavoro di un provvedimento di immediata sospensione cautelare dal servizio a partire dal 7 marzo.

Nel frattempo l’ufficio disciplinare ha aperto un secondo procedimento «nei confronti del medesimo dipendente per fatti di cui era venuto a conoscenza per la prima volta con la sentenza definitiva di condanna e alla fine, pochi giorni fa, la decisione: irrogazione della “sanzione del licenziamento disciplinare senza preavviso”, con recesso dal contratto a tempo indeterminato dall’11 maggio, come previsto dall’ufficio Risorse umane e disposto dal direttore generale De Filippis.