L’associazione invita pertanto la Regione Umbria ad adempiere quanto prima a quanto previsto dal decreto ministeriale di giugno 2024 per l’individuazione delle aree idonee
Legambiente Foligno non vede di buon occhio l’idea della possibile e annunciata realizzazione del parco eolico “Monte Burano“.
Come riporta La Nazione, l’associazione ambientalista presieduta da Marco Novelli sottolinea il suo favore per le energie rinnovabili in quanto “la lotta al cambiamento climatico non può essere più posticipata”, specificando però che “le rinnovabili non possono essere esentate da un’attenta valutazione di impatto ambientale”.
L’associazione presenta le sue osservazioni al Mase e invita pertanto la Regione Umbria ad adempiere quanto prima a quanto previsto dal decreto ministeriale di giugno 2024 per l’individuazione delle aree idonee.
La linea perseguita da Legambiente si sposa con quella espressa dal Consiglio comunale di Foligno che, nel pomeriggio di martedì 30 luglio, è stato chiamato ad esprimersi sulla presentazione dell’istanza di indizione dell’inchiesta pubblica al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sull’impianto eolico “Monte Burano”.
Sia dalla maggioranza che dall’opposizione è arrivata la necessità di procedere su questa strada – e con esecuzione immediata rispetto ad un progetto che vorrebbe l’installazione di 10 aerogeneratori alti 200 metri e della potenza di 72 megawatt sulla montagna folignate, “a partire da Seggio – come sottolineato dalla dirigente dell’Area Governo del territorio, l’architetto Anna Conti -, monte Lio, Afrile, Fondi, Cariè e monte Burano”.
