Home Cronaca Per Concorsopoli condannata Catiuscia Marini che si difende: “In appello farò valere...

Per Concorsopoli condannata Catiuscia Marini che si difende: “In appello farò valere le mie ragioni”

0

L’avvocato Brunelli, difensore di Giampiero Bocci: «Leggeremo la sentenza e faremo le valutazioni più appropriate»

Concorsopoli, il processo di primo grado per l’inchiesta sui concorsi in sanità si chiude con la condanna dei principali imputati: Due anni a Catiuscia Marini, ex presidente della Regione Umbria; due anni sette mesi a Bocci, ex segretario del Partito Democratico e già sottosegretario agli Interni; tre anni a Barberini, ex assessore regionale alla sanità.
Ma per l’ex Governatrice il risultato non è del tutto negativo, in quanto tale sentenza per Catiuscia Marini è servita a fare «chiarezza sul fatto di non aver mai promosso in questa regione un’associazione a delinquere e di non averne mai fatto parte ai danni del servizio sanitario regionale».

«Questo lo considero un risultato importante – ha quindi aggiunto – rimangono in piedi i reati tipici del pubblico amministratore, ma sono serena che in appello la mia difesa, delegata all’avvocato Nicola Pepe, saprà far valere le mie ragioni, come già fatto per il reato più grave in primo grado».
«Il mio lavoro nei panni di amministratrice è stato a difesa del servizio pubblico regionale, a tutela dei servizi e ogni mio comportamento è stato improntato a garantire quell’accesso al servizio pubblico che vedo pesantemente messo in discussione in questo momento» – ha aggiunto ancora.

Per il processo di primo grado per l’inchiesta sui concorsi in sanità, oltre a Catiuscia Marini, sono stati condannati anche Gianpiero Bocci e Luca Barberini.
Due anni e sette mesi a Bocci, ex segretario del Partito Democratico e già sottosegretario agli Interni; tre anni a Barberini, ex assessore regionale alla sanità.

Per Bocci e Barberini inoltre, nonostante i pm avessero chiesto l’assoluzione per questa specifica accusa, è arrivata anche la condanna per associazione a delinquere.
«Leggeremo la sentenza e faremo le valutazioni più appropriate» – così il commento dell’avvocato David Brunelli, difensore dell’ex sottosegretario agli Interni ed ex segretario regionale del Partito democratico, Giampiero Bocci.
«La sentenza ci ha molto sorpreso perché il tribunale è andato anche oltre le richieste del pm. Credo che molte delle condanne si siano basate su errori nella ricostruzione del fatti, sulla sopravvalutazione delle prove derivanti dalle intercettazioni e sull’applicazione dubbia di alcune norme penali».