Sotto la lente della Corte dei Conti le sanzioni emesse dalla Polizia Provinciale tra il 2011 e il 2014 e non entrate in cassa
La Corte dei Conti ha condannato l’ex comandante della Polizia Provinciale al risarcimento nei confronti della Provincia di 83.548 euro. Al centro la “mala gestione per la mancata entrate dalle multe nel periodo 2011-2014”.
Taglio della metà rispetto a quanto richiesto dall’accusa anche per i tre ex dirigenti che si sono succeduti all’ufficio di Polizia Provinciale.
Il caso è ancora aperto sul fronte penale ma intanto la magistratura contabile si è espressa in primo grado.
Diverse le casistiche scoperte durante l’indagine: verbali con pagamenti incompleti, verbali non notificati, verbali non inseriti a ruolo nei cinque anni previsti dalla legge, verbali con istruttoria incompleta, verbali contestati alla comandante nel procedimento penale.
Su questo fronte, tra i vari capi d’accusa nei confronti del maresciallo maggiore all’epoca dei fatti, c’era anche quello relativo al fatto che “riscuoteva in contanti somme di denaro pagate da soggetti destinatari di verbali di contestazioni di violazione del codice della strada, omettendo di riversale nella casse dell’Ente”.
Anche per questo la Provincia di Perugia ha aperto un procedimento disciplinare che ha portato alla sospensione del maresciallo maggiore. La Provincia nel procedimento penale è, naturalmente, parte civile.