Nuova riorganizzazione dei flussi pazienti e posti letto, incremento spazi e apertura Pronto Soccorso pediatrico
Lunedì 4 novembre sono stati consegnati dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, dott. Giuseppe De Filippis, al direttore dei lavori, ing. Fabio Mastellone di Castelvetere, i cantieri per la ristrutturazione del Pronto Soccorso e la realizzazione della nuova Terapia Intensiva.
I lavori di riorganizzazione e ristrutturazione dell’intera area del Pronto Soccorso, sono finalizzati a una corretta gestione dei flussi dei pazienti in caso di emergenza pandemica e alla realizzazione di un Pronto Soccorso pediatrico, mentre, quelli della Terapia Intensiva riguarderanno la realizzazione di una nuova area critica con dodici posti letto.
Entrambe le progettualità, che rientrano nel potenziamento della rete ospedaliera italiana, sono finanziate dal piano nazionale e regionale di riorganizzazione sanitaria – Investimenti M6C2- 1.1. Rafforzamento strutturale SSN (“progetti in essere” ex art. 2 DL 34/2020) del PNRR, per un importo di 3.8 milioni di euro per il Pronto Soccorso e 1.7 milioni di euro per la nuova Terapia Intensiva.
Nel primo pomeriggio, l’ing Mastellone, direttore del cantiere, ha consegnato le aree da ristrutturare alle imprese esecutrici dei lavori che inizieranno ad operare già dalle prossime settimane. Le imprese che lavoreranno sono tutte umbre e nello specifico si tratta della Gervasi Impianti Tecnology Srl di Spello, per gli impianti idraulici, della GIS General Impianti System Scarl di Foligno, per gli impianti elettrici, e della EDILCO Srl di Perugia per i lavori edili.
L’intero progetto esecutivo dei lavori è sotto la direzione interna dell’ing. Luca Gusella, responsabile dei lavori e direttore del servizio Tecnico Patrimoniale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia che ha in carico il cantiere.
PRONTO SOCCORSO
I lavori riguarderanno l’intera area del Pronto Soccorso fino agli spazi attuali della Centrale del 118 che verrà trasferita nei locali di Via Enrico dal Pozzo di proprietà dell’Azienda Ospedaliera di Perugia.
Le opere di ristrutturazione comprendono, oltre ai lavori di adeguamento sismico, anche il rifacimento di tutti gli impianti idrici, termici ed elettrici speciali del Pronto Soccorso e la previsione di fine lavori è fissata per giugno 2026.
“Passeremo dagli attuali 1.500 metri quadri di superficie ai 2.025 metri quadri – spiega Giuseppe De Filippis, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – avremo una sala di attesa più ampia, quattro ambulatori polifunzionali, attualmente sono tre, un open space per visite mediche, uno spazio per osservazione dei pazienti già visitati, due ingressi separati, uno riservato ai pazienti gravi barellati che arrivano con ambulanza o elisoccorso e l’altro ai pazienti meno gravi che si muovono autonomamente, un’ampia area riservata agli accessi in caso di emergenza pandemica comprensiva di spazio triage e ambulatori separati. Inoltre, avremo un incremento a sedici posti letto di OBI (Osservazione Breve Intensiva), al momento sono dieci e dislocati lontano dal Pronto Soccorso, e apriremo uno spazio dedicato esclusivamente al Pronto Soccorso pediatrico, con ambulatorio e sala di attesa riservati e separati da quelli per pazienti adulti. Per quanto riguarda la dotazione delle apparecchiature trasferiremo in tre aree separate interne al Pronto Soccorso, l’ecografo mobile, il macchinario per la radiologia convenzionale e la TAC da poco installata, così da dedicare questo parco tecnologico solo all’emergenza-urgenza. Vorrei precisare alla cittadinanza – continua De Filippis – che nonostante l’importante cantiere continueremo ad assicurare i servizi sanitari e il Pronto Soccorso rimarrà sempre operativo, mi scuso fin da subito per eventuali disagi che si possano venire a creare. Ringrazio i professionisti sanitari dell’emergenza che continuano a svolgere il loro lavoro con impegno e dedizione nonostante qualche momentanea difficoltà logistica. Alla fine avremo un Pronto Soccorso moderno e adatto ad un ospedale DEA di secondo livello – conclude – con una gestione dei flussi dei pazienti adeguata e separata per grado di gravità di accesso e pronto a rispondere ad eventuali nuove emergenze pandemiche”
TERAPIA INTENSIVA
I lavori riguarderanno l’intera ala sinistra situata al primo piano del blocco D (ex-Silvestrini), circa 720 metri quadri di superficie, dove fino a pochi giorni fa vi era ubicata parte dell’area ortopedica, e comprenderanno anche l’adeguamento sismico.
Nello specifico, oltre alle 12 camere intensive adeguatamente attrezzate e separate da delle zone filtro, verranno allestiti, all’ingresso della struttura, due ampi spazi di vestizione e svestizione per i sanitari e familiari visitatori provvisti di bagni con doccia, che garantiranno una rigorosa separazione tra le aree “pulite” e le aree “contaminate” di fondamentale importanza per prevenire la diffusine di infezioni e assicurare la sicurezza dei pazienti, del personale medico e dei visitatori.
A questi spazi si aggiungono un open space per infermieri, con consolle digitale per monitoraggio continuo dei pazienti, ampi studi medici e zone relax per sanitari e familiari dei pazienti.
“Grazie alla realizzazione della nuova terapia intensiva – spiega Giuseppe De Filippis – andremo a potenziare l’area critica cardio-toraco-vascolare passando dagli attuali otto posti letto a dodici futuri. L’area sarà completamente rimodulabile in caso di eventuali nuove emergenze pandemiche”.