Il movente sarebbe da ricercare sostanzialmente nell’occultismo e in particolare nella pratica delle messe nere
Nella notte tra mercoledì e giovedì qualcuno è entrato all’interno del santuario di Santa Maria della Misericordia di Ponte della Pietra a Perugia, con l’obiettivo di rubare le ostie consacrate.
Tante le ostie pronte per la celebrazione della giornata di ieri, dal momento che nella parrocchia che comprende anche Prepo e San Faustino, ieri si celebrava il patrono di Prepo, San Marco, con un programma religioso e di eventi iniziato a inizio settimana.
Sembra proprio che per quanto riguarda il movente di questa azione criminosa e profana, l’ipotesi più accreditata sia quella di un tentato assalto alle ostie consacrate.
Come riporta Il Messaggero “fonti autorevoli sostengono come da tempo, ovviamente non solo a Perugia e in Umbria, esista un vero e proprio mercato di ostie con persone disposte a pagare anche fino a 100-150 euro per un singolo pezzo. E il motivo sarebbe da ricercare sostanzialmente nell’occultismo e in particolare nella pratica delle messe nere”.
“Ovviamente – continua il quotidiano – però non è da escludere come i balordi entrati in azione possano avere avuto anche un altro obiettivo, e cioè quello di rubare qualche pezzo di arte sacra che ha comunque un valore commerciale di non poco conto. Non è un caso infatti come questo tipo di furto negli ultimi anni in Umbria abbia subito un’impennata”.
Secondo uno degli ultimi report dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia, sotto questo profilo l’Umbria «rimane un obiettivo particolarmente sensibile, sia per la strategica posizione geografica che la capillare presenza di beni artistici diffusi sul territorio, prevalentemente esposti nelle chiese, nei conventi o nei piccoli, ma non per questo meno importanti, santuari, sovente ubicati in zone rurali o montane, poco frequentate e di difficile sorveglianza; luoghi dove è possibile imbattersi in opere d’arte ed oggetti di culto di pregiata fattura per loro natura molto ricercati dai collezionisti e di agevole asportazione da parte di malintenzionati».