Home Cronaca Perugia, la Procura generale chiede l’archiviazione del caso di Nicola Romano

Perugia, la Procura generale chiede l’archiviazione del caso di Nicola Romano

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Nel 2013 il ragazzo 27enne venne trovato senza vita nel suo appartamento in via Mater Dei, nel centro storico

La Procura Generale di Perugia ha richiesto l’archiviazione del procedimento relativo alla morte di Nicola Romano, nato a Canosa in Puglia, avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 agosto 2013, quando il giovane appena ventiseienne fu trovato senza vita nel suo appartamento in via Mater Dei nel centro storico di Perugia.

A riaprire il caso a dieci anni dai fatti era stato il procuratore generale Sergio Sottani.

Il Procuratore Sergio Sottani

Le indagini, all’epoca, si conclusero con l’archiviazione, sostenendo l’ipotesi di un’overdose mortale, ma questa versione è stata sempre contestata dai familiari, soprattutto dalla sorella Chiara, al punto che nel 2021 vennero presentati in procura elementi a loro giudizio decisivi per riaprire il caso.
La successiva attività di indagine si era conclusa con una nuova richiesta di archiviazione a cui i parenti si erano opposti, con i consulenti dei familiari della vittima che hanno contestato la versione ufficiale, suggerendo che la morte di Romano potesse essere stata causata da un’azione violenta di terzi.
Tuttavia, nonostante i nuovi accertamenti disposti dalla Procura generale che ha avocato il fascicolo non sono emersi elementi tali da ribaltare le conclusioni precedenti.
La Procura generale di Perugia, pertanto, ha ritenuto opportuno avanzare una nuova richiesta di archiviazione. Questo provvedimento comporta la chiusura definitiva del fascicolo, senza ulteriori addebiti nei confronti di alcun soggetto. La conclusione di questo lungo iter giudiziario rappresenta un punto finale in una vicenda che ha lasciato molti interrogativi, ma che, secondo la Procura generale, non permette ulteriori sviluppi investigativi.