Sentenza emessa dal I° Collegio del Tribunale di Perugia per i fatti avvenuti il 18 ottobre 2017
Un uomo di origine marocchina di 35 anni, irreperibile e verosimilmente già tornato nel suo Paese, accusato di aver attirato una donna in un palazzo abbandonato e di averla violentata il 18 ottobre del 2017, è stato condannato dal I° Collegio del Tribunale di Perugia, a sei anni di reclusione e altrettanti di interdizione dai pubblici uffici con conseguente provvedimento di espulsione dall’Italia.
Inoltre condannato al risarcimento danni, da quantificarsi in sede civile, oltre ad una provvisionale di 10.000 euro, oltre al pagamento di spese processuali e di costituzione di parte civile.
La donna con problemi di tossicodipendenza, aveva avvicinato l’imputato, un pusher che operava della zona di Fontivegge e aveva proposto di pagare una dose di eroina con un paio di scarpe.
In un primo momento, secondo il resoconto delle carte processuali, l’imputato aveva acconsentito, poi però, dopo averla attirata nel palazzo, si era inizialmente spogliato e le aveva chiesto un rapporto sessuale.
La donna si era rifiutata di sottostare alla sua volontà e a quel punto l’imputato l’aveva bloccata con forza, scaraventata su un vecchio materasso, le aveva strappato i vestiti di dosso e l’aveva violentata mentre le teneva la bocca tappata con la mano per non farla urlare.
