Volontari della protezione civile e polizia locale agli ingressi, previsto anche l’uso di un drone
Sì all’accesso ai parchi perugini dal 4 maggio in poi. Ma con tutte le accortezze richieste per la ripresa della Fase 2.
Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, nell’articolo a firma di Francesca Marruco, “gli operai del Comune di Perugia hanno iniziato ieri mattina a tappezzare i parchi con dei cartelloni contenenti tutta una serie di raccomandazioni individuate come indispensabili per poter tornare a fruire del verde pubblico adottando comportamenti sicuri. Per cui sì a passeggiate, sì ad attività motoria ad almeno un metro di distanza dagli altri. Sì all’attività sportiva ad almeno due metri di distanza da chiunque altro. Tutto svolto in maniera individuale se non in presenza di minori o di persone non autosufficienti. No invece all’accesso alle aree giochi per i bambini, come stabilito dal Dpcm e no ad “attività ludico ricreative”. Che, preso alla lettera, sembra sbarrare la strada anche a due tiri a pallone col proprio figlio. Al momento, il Comune ha previsto l’affissione dei cartelloni e l’utilizzo dei volontari della protezione civile e degli agenti della polizia locale agli ingressi delle aree verdi per fornire tutte le informazioni possibili. Impensabile infatti, data la conformazione dei parchi perugini, sprovvisti di recinzione e potenzialmente accessibili da molti punti, ipotizzare un ingresso contingentato. Inoltre, come spiega l’assessore alla sicurezza, Luca Merli, “Potrà essere impiegato anche un drone, per il controllo nei parchi, ma solo in caso di necessità”. E’ evidente che il fine non è totalmente repressivo: nessuno andrà in cerca di mamme da multare perché il figlio si è avvicinato troppo a un altro bimbo. Ma anche e soprattutto questi comportamenti, all’ordine del giorno per ogni genitore che abbia mai frequentato un parco con i figli minorenni, dovranno essere evitati, per la salute e la salvaguardia personale e altrui.
In vista della riapertura sono partite le operazioni di manutenzione e taglio dell’erba”.
Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, nell’articolo a firma di Francesca Marruco, “gli operai del Comune di Perugia hanno iniziato ieri mattina a tappezzare i parchi con dei cartelloni contenenti tutta una serie di raccomandazioni individuate come indispensabili per poter tornare a fruire del verde pubblico adottando comportamenti sicuri. Per cui sì a passeggiate, sì ad attività motoria ad almeno un metro di distanza dagli altri. Sì all’attività sportiva ad almeno due metri di distanza da chiunque altro. Tutto svolto in maniera individuale se non in presenza di minori o di persone non autosufficienti. No invece all’accesso alle aree giochi per i bambini, come stabilito dal Dpcm e no ad “attività ludico ricreative”. Che, preso alla lettera, sembra sbarrare la strada anche a due tiri a pallone col proprio figlio. Al momento, il Comune ha previsto l’affissione dei cartelloni e l’utilizzo dei volontari della protezione civile e degli agenti della polizia locale agli ingressi delle aree verdi per fornire tutte le informazioni possibili. Impensabile infatti, data la conformazione dei parchi perugini, sprovvisti di recinzione e potenzialmente accessibili da molti punti, ipotizzare un ingresso contingentato. Inoltre, come spiega l’assessore alla sicurezza, Luca Merli, “Potrà essere impiegato anche un drone, per il controllo nei parchi, ma solo in caso di necessità”. E’ evidente che il fine non è totalmente repressivo: nessuno andrà in cerca di mamme da multare perché il figlio si è avvicinato troppo a un altro bimbo. Ma anche e soprattutto questi comportamenti, all’ordine del giorno per ogni genitore che abbia mai frequentato un parco con i figli minorenni, dovranno essere evitati, per la salute e la salvaguardia personale e altrui.
In vista della riapertura sono partite le operazioni di manutenzione e taglio dell’erba”.