La Corte d’Appello ha respinto l’istanza e ha confermato i 2 anni e quattro mesi di condanna e il divieto di avvicinamento
Un uomo che fu condannato per stalking ha fatto ricorso per ottenere uno sconto di pena, ma la Corte d’Appello ha respinto l’istanza e ha confermato la pena, non tenendo conto della sua giustificazione «Usavo solo Whatsapp, poteva bloccarmi».
La Corte d’Appello, presieduta da Paolo Micheli non ha dunque considerato la tesi condivisibile e ha confermato i 2 anni e quattro mesi di condanna e il divieto di avvicinamento.
Come riporta oggi Il Messaggero, è finita così ieri l’udienza d’appello nei confronti dell’uomo accusato di aver reso un inferno la vita della ex moglie, attraverso continui messaggi su Whatapp di natura intimidatoria, contenenti minacce di vario tenore anche esplicite di morte, e gravemente offensivi, appellandola con epiteti particolarmente ingiuriosi.
A lungo, a partire dal 2019 e fino al divieto di avvicinamento e all’arresto, l’uomo ha inviato numerosi messaggi alla ex, madre dei suoi tre figli e assistita dall’avvocato Massimo Rolla.