Il Festival ambisce a usare il mezzo cinematografico per parlare delle donne
Grande attesa per la prima edizione de il Festival delle Rose Rosse di Cascia. Organizzato a Roccaporena e a Cascia dall’Associazione culturale di promozione sociale l’Università Cerca Lavoro, e promosso dal Comune di Cascia, la manifestazione si svolgerà dal 29 giugno al 1° luglio. Alla conferenza stampa, svoltasi al Cinema Tiziano di Roma, hanno partecipato il Sindaco del Comune di Cascia Mario De Carolis, l’Assessore al Turismo Marco Emili, l’Assessore alla Cultura Monica Del Piano, il Direttore Artistico Paola Tassone, Diego Righini della produzione UCL e la conduttrice della manifestazione Janet De Nardis.
Il Festival ambisce a usare il mezzo cinematografico per parlare delle donne, attraverso prospettive cinematografiche femminili o racconti che siano in grado di demolirne lo stereotipo per scoprirne l’umanità, le potenzialità e le ambizioni. Attrici, registe, attrici cantanti e presentatrici incontreranno il pubblico raccontando le loro incredibili storie. Ospite d’onore l’attrice Sandra Milo, icona del cinema e della televisione italiana che sarà premiata per la sua straordinaria carriera nel corso della serata di gala del 1 luglio insieme ad altri grandi nomi dello spettacolo tra cui Andrea Roncato, Corinne Clery, Grazia Di Michele, Roberta Giarrusso, Metis Di Meo, Samantha Casella, Yelyena Pavlova e Oksana Savina. Con l’obiettivo di costruire un appuntamento culturale cinematografico all’interno del territorio, e di portare all’attenzione del pubblico opere cinematografiche capaci di risaltare il ruolo della donna attraverso il grande schermo, il festival nasce da un progetto volto a far rivivere e a promuovere i borghi di Roccaparena e Cascia: “Con il Festival vogliamo non solo valorizzare il messaggio laico di Santa Rita da Cascia ma anche compiere un’operazione importante di rilancio del turismo, ha dichiarato il Sindaco di Cascia Mario De Carolis.
Il Festival delle Rose Rosse di Cascia avrà anche il compito di portare presso il borgo varietà di pubblico differenti, come ha sottolineato il vice sindaco e assessore al turismo Marco Emili: “Oggi parliamo moltissimo di rigenerazione dei piccoli borghi, ma per farli continuare a vivere hanno necessità di essere promossi e valorizzati in tutti i settori. Noi abbiamo la fortuna di una santa amata e conosciuta in tutto il mondo e questo ci permette di avere un buon turismo Spirituale e religioso. L’organizzazione di questo festival è sicuramente una grande opportunità anche turistica per Cascia, sono certo che sarà l’occasione per ampliare la nostra offerta turistica, per far conoscere Cascia e Roccaporena a nuove tipologie di turisti attratti da eventi sempre più diversificati e di grande spessore. Il tutto realizzato in uno dei contesti naturalistici più belli e incontaminati da vivere del nostro territorio.”
Nel cinema del Festival delle Rose Rosse la donna è messa al centro, valorizzata per i suoi talenti e per le sue inclinazioni: forza trainante per la società, leader nel lavoro e modello di indipendenza. È questa la figura complessa che si vuole esplorare tassello per tassello, attraverso il racconto cinematografico. Proprio la figura di Santa Rita da Cascia rappresenta un esempio per le donne di oggi come sottolineato dall’Assessore alla Cultura Monica Del Piano: “Santa Rita da Cascia è stata una donna estremamente moderna per i suoi tempi. E’ stata madre, sposa e vedova. Ha avuto un percorso intenso prima di diventare suora. Rilanciare la figura femminile oggi in un periodo storico in cui purtroppo le donne sono sempre più vittime di femminicidi è un passaggio importante”. Diego Righini della fondazione UCL ha ribadito quanto sia necessario il dialogo tra donne anche in vista di un obiettivo comune come la pace. Il riferimento è alla guerra in Ucraina: “La dinamica della guerra Russia-Ucraina è prettamente maschile. Se facessimo incontrare due donne forse andrebbe meglio. Per questo motivo avremo un’artista lirica russa e una ucraina sul palco della manifestazione”, ha anticipato.
Con il tempo la società sta imparando ad abbattere i luoghi comuni e a ridurre il divario tra i generi, ma il percorso richiede ancora dialogo ed empatia. Il cinema, grazie al raggio di diffusione delle sue storie e dei suoi messaggi e alla capacità di parlare in tutte le lingue e a qualsiasi tipo di pubblico, è lo strumento che è stato scelto per affrontare il dibattito, con l’obiettivo di crescere insieme come una comunità matura e libera dagli stereotipi.
Nel corso della manifestazione verranno proiettati dei corti in cui le donne saranno al centro del racconto: “Nei tuoi panni” di Ludovica Greco, “In un attimo tutto può cambiare” di Rita Giancola, “Amici di sempre” di Christian Marazziti, “Un milione di italiani” di Maurizio Braucci, “C’hai 5” di Daniele Falleri. Spazio anche ai lungometraggi con “Ostaggi” di Eleonora Ivone e “Dietro la notte” di Daniele Falleri e al documentario “Sisterhood” che racconta la storia di tre squadre non professionistiche femminili di pallacanestro. Previste anche due tavole rotonde, “Donne e arte, una marcia in più” e “Oltre il cinema: donne, scienza e futuro”. La selezione delle opere è stata curata dalla direttrice artistica Paola Tassone: “Ho scelto delle opere che potessero offrire uno sguardo a 360 gradi sull’universo femminile. Ci sono storie di cabarbietà al femminile, di violenze e di abusi ma anche di sorellanza in cui le donne si aiutano per superare il dramma degli amori tossici”.
Il Festival delle Rose Rosse di Cascia si terrà il 29 e 30 giugno e il 1 luglio a Cascia e Roccaporena, ed è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Università Cerca Lavoro, Comune di Cascia, Opera di Santa Rita e Antica Norcineria Franco Lattanzi. Media partner dell’evento l’Università Niccolò Cusano. La manifestazione è a ingresso gratuito e libero fino a esaurimento posti.