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Question time, Porzi (Misto): "Gravi disagi e danni economici al turismo in Valnerina"

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Palazzo Cesaroni

Risposta dell’assessore Roberto Morroni: “Rispetto al 2019 registarato incremento del 7% per gli arrivi e dell’11% per le presenze”

In una nota dell’ufficio stampa della Regione è emerso che nella sessione riservata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere regionale Donatella Porzi (Misto) ha interrogato l’assessore Paola Agabiti circa i “gravi disagi e danni economici del settore turistico della Valnerina derivanti dalla manutenzione straordinaria del Traforo di Cerro e del Traforo Forca Canapine. Infine, si è aggiunto un altro blocco nell’area di Gravelli”.

Illustrando l’atto in Aula Porzi ha chiesto alla Giunta “quali misure intende adottare per la permanenza delle imprese in Valnerina e per salvaguardare la forza lavoro delle attività legate al turismo, alla ristorazione, al commercio e all’artigianato. Inoltre vorremmo sapere se intende attivare la Cig in deroga per almeno 6 mesi. Questo perché i lavori sulla galleria di Forca di Cerro, per un investimento di circa 6 milioni di euro, secondo Anas dovrebbero essere conclusi ‘possibilmente entro la fine dell’anno o comunque nei primissimi mesi dell’anno 2023’. Oltre alla chiusura programmata del Traforo di Cerro la Valnerina è obbligata a subire la chiusura del Traforo di Forca Canapine. Questi lavori hanno contribuito ad isolare ulteriormente l’Alta Valnerina con ripercussioni economiche fortemente negative nei comparti del turismo e della ristorazione ma anche di riflesso nei settori del commercio e dell’artigianato. Alla Valnerina serve una ricostruzione post sisma più snella e scevra da pesanti vincoli burocratici. Al terremoto si è aggiunta la pandemia che ha determinato un ulteriore abbandono del territorio da parte di alcune imprese. Nel prossimo periodo sono previste ulteriori chiusure di imprese che lasceranno la Valnerina a causa della insostenibilità dei costi di impresa rispetto alle opportunità di non potersi rivolgere ad altri mercati se non a quello domestico a causa delle enormi difficoltà di farsi raggiungere dai turisti a causa delle chiusure stradali. Nonostante i proclami, le buone intenzioni e le rassicurazioni circa il raggiungimento di soluzioni rapide e certe, sono 6 anni che la Valnerina subisce enormi disagi a causa dei lavori che si protraggono di anno in anno. Tutti questi ritardi causano ulteriori danni economici agli operatori che, a causa dell’interdizione al traffico pesante, non possono accogliere i turisti che viaggiano in pullman”.

L’assessore Roberto Morroni, per conto dell’assessore Paola Agabiti, ha risposto che “questa è una vicenda ben nota alla Regione. Per la galleria Forca di Cerro le chiusure previste da Anas ora vanno dalle 22 alle 6, con transito sempre consentito nelle notti di sabato, domenica e festivi. La fine dei lavori è prevista entro il 2022 o nei primissimi mesi del 2023. Per la galleria di Forca Canapine, Anas ha comunicato che per la Tre valli rimane la chiusura notturna fino al 22 dicembre dalle 20 alle 7. La possibilità di attivare la Cig è stata esclusa con la riforma degli ammortizzatori sociali. A livello nazionale, e non nella disponibilità delle regioni, operano gli strumenti ordinari per gli ammortizzatori sociali,  compreso il fondo di integrazione salariale che assiste le imprese con più di 5 addetti e di fondi bilaterali ove istituiti tra tra organizzazioni datoriali e sindacali. In merito agli effetti di tali chiusure su turismo, commercio, artigiano e ristorazione, ricordo che la Valnerina ha registrato tra giugno e settembre un movimento turistico con 68mila arrivi e 168mila presenze, con un incremento rispetto al 2019 del 7% per gli arrivi e dell’11% per le presenze”.

Nella sua replica Porzi ha detto che “servono aiuti e sostegni alla Valnerina. Malgrado i buoni dati turistici estivi, rimangono le richieste di operatori che si trovano costretti a tenere chiuse le loro attività all’ora di cena. Non sarà il mercato locale a poter garantire il mantenimento del personale, che in estate ha lavorato. La chiusura delle strade, tutte insieme, determina un totale isolamento della Valnerina che riduce di molto la possibilità  di vivere in questi territori. È compito delle amministrazioni provare a capire quali strumenti mettere in campo in situazioni di questo genere. C’è grande difficoltà per imprese e lavoratori, che senza una misura di sostegno rimarranno senza lavoro”.