Bloccata la circolazione ferroviaria per oltre due ore a Spello e Passignano
Nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 dicembre forti raffiche di vento si sono abbattute su alcune località dell’Umbria, creando forti disagi e allarme.
A Gubbio sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento locale per riportare in sicurezza l’intera area dove si erano creati disagi dovuti a rovi e interi alberi sradicati in mezzo alla strada e addobbi di Natale spezzati e pericolanti. Danni anche allo stadio Barbetti: rinviata la partita Gubbio-Recanatese.
Ma il bilancio è molto più preoccupante.
Forti criticità si sono registrate inoltre nelle zone di Perugia, Assisi, Foligno.
Il bilancio è allarmante: il vento che ha spazzato l’aria a oltre 100km all’ora ha provocato almeno trecento crolli, cinque automobilisti salvi per miracolo.
All’alba, nella zona di Farneto, due auto si sono scontrate frontalmente. Il conducente di uno dei mezzi coinvolti, una volta vista la strada sbarrata da un albero caduto, avrebbe impostato la retromarcia per fare manovra e tornare indietro ed è lì che è stato centrato da un’auto al cui interno c’erano quattro giovani che proprio per evitare la caduta dell’albero hanno invaso la corsia in cui si trovava l’uomo con la sua auto. Un violento scontro frontale, con almeno quattro persone rimaste ferite ma per fortuna senza conseguenze gravi.
Nel centro di Perugia paura in piazza Italia, dove le raffiche hanno minacciato tanto il palazzo della Prefettura e Provincia quanto anche la pista di ghiaccio per i cedri secolari che pendevano pericolosamente; e tante le strade bloccate per alberi crollati: tra le altre via Pellini, via della Cupa, a Strozzacapponi, via Fonti Coperte e a Ponte San Giovanni.
Bloccata la circolazione ferroviaria per oltre due ore a Spello e Passignano.
Il fortissimo vento ha creato non pochi disagi anche alla circolazione ferroviaria. Alle 11.45 di ieri bloccata la linea Foligno–Perugia- Terontola per alberi caduti all’altezza di Spello e fra Passignano e Terontola. Soltanto due ore dopo è tornata alla normalità.
