Il presidente di Anci Umbria sottolinea i disagi che le Amministrazioni si trovano ad affrontare
“Oggi i Comuni sono in una situazione di grande difficoltà e i Sindaci ancora una volta sono stati lasciati da soli a sostenere la comunità”. E’ quanto commenta Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, in merito alla sospensione del Reddito di cittadinanza, sottolineando tutti i disagi che le Amministrazioni si trovano ad affrontare.
“Appare singolare – prosegue – come l’Inps abbia comunicato l’interruzione del reddito di cittadinanza attraverso un sms invitando gli ex beneficiari a fare riferimento ai servizi sociali in caso di disagio o di rivolgersi ai centri per l’impiego in caso di ‘occupabilità’, ovvero di abilità al lavoro. Mettendo in secondo piano l’ulteriore mole di lavoro per i nostri uffici, resta la problematica della difficoltà per tanti cittadini. Chi ha ancora diritto al reddito fino al prossimo dicembre deve presentare un progetto multidisciplinare con l’Amministrazione comunale per beneficiarne. I Comuni, inoltre, dovranno lavorare con una piattaforma Inps che contiene i dati non completi degli interessati al reddito. Dati che arriveranno dopo due mesi e che saranno fondamentali per la presentazione del progetto, perché solo così le persone potranno essere riammesse al beneficio, con la corresponsione degli eventuali arretrati. Ma intanto il danno è stato fatto, abbiamo messo in difficoltà le famiglie soprattutto le più fragili, con i Comuni che si troveranno a fronteggiare un’altra emergenza. Con questo non dico che il reddito di cittadinanza non andava eliminato – conclude Toniaccini – ma questa misura andava sistemata per evitare fratture sociali importanti”.