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Sanità Umbria in affanno, sos liste d’attesa: le Asl chiedono aiuto ai privati

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Tra Perugia, Assisi e Gubbio, sono circa 18mila le prestazioni in lista d’attesa da smaltire in 4 mesi

La Regione Umbria fa il punto della situazione per quanto riguarda la sanità e soprattutto le famigerate liste d’attesa, che mettono in difficoltà i pazienti.
Sul delicato tema si è tenuto un incontro a Palazzo Donini tra la presidente Donatella Tesei e i vertici tecnici della Sanità e delle Aziende Sanitarie Regionali.

Un’occasione per mettere in rilievo il fatto che “le prestazioni in lista di attesa rimangono costanti con quelli di inizio mese (circa 44 mila), ma residuano da erogare solo 3.300 prestazioni richieste prima del 6 maggio 2024”.
Per la Regione è “in continuo miglioramento la percentuale del rispetto dei tempi prescritti dal medico per le prestazioni e dei tempi di attesa quando questi non vengono rispettati (ad esempio solo 0,49 giorni per le urgenze a 3 giorni e 3,66 giorni per le richieste cosiddette differite a 60 giorni)”.
Una mossa, come ribadito nei mesi scorsi, prevista dal Piano operativo strutturale di recupero delle liste di attesa 2024 predisposto con la delibera della giunta regionale numero 800. Che prevede come «le risorse disponibili per il piano delle liste di attesa sono destinate anche alla committenza con il privato accreditato per l’acquisto delle prestazioni definite nel piano operativo delle Aziende Sanitarie territoriali, remunerate in base al tariffario vigente a tariffa piena, e distribuito alle due Aziende Sanitarie territoriali in base alla residenza dei soggetti inseriti nei PdT». L’obiettivo? «Recuperare nel più breve tempo possibile tutte le prestazioni già inserite nei PdT e quelle di nuova genesi, in base ad un criterio di prossimità che permetta al cittadino di ricevere la prestazione nel territorio di residenza ovvero, ove non presente, nel territorio limitrofo». Tutto per smaltire le liste d’attesa – è il piano – cercando di venire il più possibile incontro all’utenza, che spesso lamenta la difficoltà di ottenere visite specialistiche nel breve periodo e soprattutto senza fare decine di chilometri.

“Proseguiamo a controllare mensilmente e a lavorare per migliorare la situazione – ha affermato la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, – affinché non solo i dati delle prestazioni erogate siano in crescita, abbattendo così i tempi di attesa, ma anche che vi sia una più agevole fruizione territoriale ed un’alta qualità delle prestazioni rese, elementi fondamentali per una sanità più puntuale ed efficiente. Continueremo senza tregua su questa linea – ha concluso la presidente Tesei – perché la mitigazione del problema nazionale delle liste d’attesa è una delle richieste cruciali degli umbri, che troveranno in me sempre una presidente in prima linea”.

Facendo riferimento ai numeri, risulta che tra Perugia, Assisi e Gubbio, sono circa 18mila le prestazioni in lista d’attesa da smaltire in 4 mesi.
Con le Aziende sanitarie dell’Umbria che chiedono aiuto ai privati.
La prima a muoversi è la Asl Umbria 1. Al lavoro anche la Asl Umbria 2, pronta a recepire le indicazioni della Regione e a ragionare sulle esigenze nei territori di sua competenza, dal Ternano al Folignate allo Spoletino.
Ma ovviamente è possibile che non tutte le prestazioni possano venire coperte dai privati interessati.