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Scontro politico sul problema idrico del lago Trasimeno

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L’incontro di una delegazione di consiglieri comunali avvenuta con il Ministro Musumeci

Una delegazione di consiglieri comunali di Fratelli d’Italia dei Comuni del Trasimeno, guidata dal Presidente provinciale Alessandro Moio, ha incontrato il Ministro della protezione civile Nello Musumeci per esporre le problematiche legate all’ attuale  situazione di crisi del Lago Trasimeno: difficoltà burocratiche dettate dalla sovrapposizione di ruoli tra Enti interessati, difficoltà ad effettuare i dragaggi e la manutenzione delle sponde, crisi idrica, necessitá di rivedere i vincoli del Parco naturale, assenza di una dotazione economica adeguata e costante dedicata alla cura del Trasimeno. 

Durante l’incontro di domenica a Perugia, organizzato per la presentazione dei libri del ministro alla Protezione civile Nello Musumeci, il ministro è stato fermato da 150 operatori del Trasimeno preoccupati per la condizione critica del lago, sceso a -160 centimetri sotto il livello zero idrometrico.

Gli operatori e la popolazione del Trasimeno hanno chiesto al Ministro azioni rapide per avviare i dragaggi, ritenuti fondamentali per la salute del lago, che però sono al momento bloccati da vincoli idraulici, paesaggistici e naturalistici. “Non servono solo i fondi, ma anche progetti concreti e interventi sbloccati,” sottolineano gli operatori, che chiedono un piano a lungo termine per collegare il lago ai bacini di immissione, pur sapendo che il progetto richiederà anni.

“Questa destra in Umbria sta cercando di recuperare quanto non fatto in cinque anni” – hanno dichiarato gli esponenti Dem Walter Verini e Anna Ascani, criticando la gestione del problema da parte della Giunta Tesei, insistendo sull’importanza di un approccio condiviso tra tutte le forze politiche e sociali che punti alla “collaborazione tra Parlamento, Governo e istituzioni locali per un piano strategico sul futuro del lago.”

I due esponenti Dem hanno colto l’occasione per sottolineare “La mancata assegnazione del commissario ha rallentato interventi cruciali per il Lago Trasimeno, aggravando una situazione già critica per l’ecosistema e l’economia locale”.