Home Evidenza Sgomberata sede ex Gesenu a Fontivegge, nota come la “palazzina della vergogna”

Sgomberata sede ex Gesenu a Fontivegge, nota come la “palazzina della vergogna”

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Si calcola che sono oltre dieci anni che la situazione non ha mai trovato una soluzione

Fontivegge si conferma il Bronx di Perugia. Ultimo episodio di cronaca è quello che ha visto ancora una volta l’occupazione abusiva di una palazzina ex Gesenu, nota ormai come palazzina della vergogna.
Il fatto ha comportato un nuovo sgombero avvenuto nel fine settimana a seguito di segnalazioni per la presenza di personaggi che in quell’edificio ormai fatiscente hanno visto la possibilità di organizzare un alloggio per la notte.

Uno dei casi principali legati alle occupazioni abusive della palazzina si registrò già a novembre del 2022, quando nel corso di un altro blitz coordinato per sgomberare la palazzina della vergogna venne trovato un latitante, che venne portato immediatamente in carcere a Capanne, assieme a due clandestini e due persone infette, una con il Covid e l’altra in preda a un violento virus influenzale.
La possibilità di nuovi ingressi, dopo l’ultimo sgombero di qualche giorno fa, era stata segnalata proprio al Messaggero da un residente che aveva notato altri buchi nella recinzione.

Si calcola che sono oltre dieci anni che la situazione non ha mai trovato una soluzione, nonostante l’occhio attento e sempre vigile dei residenti e gli sgomberi nel tempo effettuati dalle forze dell’ordine.

Per molti, la problematica è legata al fatto che la proprietà della palazzina è di fuori regione e dunque, al di là dei minimi interventi di ripristino di sicurezza, non ci sarebbe interesse e neanche la volontà di interloquire in maniera costruttiva con le istituzioni e le forze dell’ordine per cercare una soluzione che possa essere definitiva.