Organizzate diverse Iniziative contro il trasferimento delle attrezzature
A Spoleto si continua a lottare per contrastare lo smantellamento di Ostetricia e Ginecologia dall’ospedale San Matteo degli Infermi.
Sì, perché dal 21 maggio 2021 il San Matteo non è più Ospedale COVID, ma del Punto nascita e altri servizi in reparti fondamentali per l’Emergenza, nessuna traccia.
L’11 novembre 2022 la Giunta Regionale decide l’integrazione degli Ospedali di Spoleto e Foligno (il famoso terzo polo) che cancella il reparto maternità del San Matteo.
Martedì 22 agosto, Comitati, Associazioni, Sindacati, si sono incontrati allo spazio sociale dell’associazione culturale Casa Rossa Spoleto per organizzare iniziative utili a fermare lo smantellamento del Punto nascita dell’Ospedale di Spoleto.
E’ stato organizzato un presidio davanti a ciò che resta del Punto nascita di Spoleto e quindi del reparto di Ostetricia e Ginecologia e Usl 2, a cui ha aderito lo stesso sindaco e l’intera amministrazione comunale, oltre al City forum presieduto da Leonello Spitella, al comitato per la salute pubblica guidato dall’ex sindaco Umberto De Augustinis, Casa Rossa, Anpi, Spi-Cgil, Uil pensionati, Usb e Adoc.
In un documento sottoscritto anche dal primo cittadino si legge che «in questi giorni Regione e Usl 2 vogliono mettere Spoleto di fronte al fatto compiuto dello smantellamento del reparto complesso di Ostetricia e Ginecologia e sono già in atto azioni all’interno del San Matteo degli Infermi che si muovono in tale direzione.
In questo quadro, oltre al sit in del 25 agosto all’ingresso del punto Nascita, il sindaco con la sua giunta, i comitati, le associazioni, i sindacati e le organizzazioni politiche coinvolte ,hanno indetto una manifestazione di protesta per sabato 23 settembre, con un corteo che partirà da piazza Garibaldi e arriverà all’ospedale San Matteo degli Infermi.