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Spacciatore arrestato a Wembley: su di lui pendeva un mandato della Procura Generale di Perugia

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Il cittadino albanese di 40 anni era ricercato dal maggio scorso: dovrà scontare una pena di oltre 4 anni

Dovrà scontare una pena di oltre quattro anni di reclusione per spaccio di droga un cittadino albanese arrestato l’altro ieri in Inghilterra in virtù del mandato d’arresto emesso dalla Procura Generale di Perugia.

I reati commessi dal quarantenne, specializzato nello spaccio di cocaina, abbracciano un arco temporale che va dal settembre del 2013 all’ottobre del 2014, in particolare nel territorio di Perugia.

L’uomo è stato riconosciuto colpevole di aver ceduto svariate dosi di cocaina in dieci occasioni, l’ultima della quale il 4 ottobre 2014 a Ponte San Giovanni. In quell’occasione aveva appena ceduto ad un uomo la sostanza stupefacente per un valore di 90 euro. Lo scambio era avvenuto all’interno di un’auto di grossa cilindrata alla presenza della figlia di tre anni.

Ricercato dal maggio 2024 è stato rintracciato grazie ad una capillare attività di indagine che ha portato all’arresto del soggetto in Inghilterra dal collaterale ufficio Interpol di Manchester, in collaborazione con il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia di Roma.

L’attività di indagine, svolta dall’ufficio SDI della Procura Generale, composto dal personale di Polizia Penitenziaria, ha permesso di monitorare tutti gli spostamenti del latitante in vari punti sia della città di Londra, dove è stato visto nei pressi della ‘London Eye’, la ruota panoramica situata sulla riva sud del Tamigi e durante un evento culturale ‘Culture Splash’ a Wembley, dove l’uomo risiedeva, che della città francese di Calais.

Per la Procura Generale di Perugia si tratta del primo mandato di arresto dopo l’uscita nel 2020 del Regno Unito dall’Unione Europea. Nel caso specifico, l’arresto viene fatto sulla base degli accordi commerciali e di cooperazione sottoscritti tra il Regno Unito e l’Unione Europea che prevedono il T.A.C.A. (Trade And Cooperation Agreement warrants) come forma di provvedimento da emettere nel caso che il latitante si trovi in territorio britannico.

Il condannato è in attesa di essere estradato verso l’Italia.