Il primo cittadino chiede l’accesso agli atti per poter visionare il parere del Ministero sulla riorganizzazione
Il sindaco di Spoleto Andrea Sisti, a quattro mesi dalla presentazione del progetto di polo unico ospedaliero fra Foligno e la città del Festival, ha rilanciato la battaglia in difesa del San Matteo degli Infermi lamentando l’abbandono del nosocomio spoletino dopo la trasformazione in Covid-Hospital e il mancato ritorno alla normalità al termine dell’emergenza pandemica nel maggio 2021. E per questo il primo cittadino chiede l’accesso agli atti per poter visionare il parere del Ministero sulla riorganizzazione.
In attesa dell’integrazione con l’ospedale di Foligno, quello di Spoleto oggi è l’unico degli ospedali della rete di emergenza e urgenza a non avere i requisiti di legge per il funzionamento di un pronto soccorso 118, una cardiologia operativa h24 e personale adeguato.
Il progetto non piace all’Amministrazione comunale che con apposita mozione votata dai consiglieri di maggioranza (Pd e Movimento 5 Stelle, liste civiche), ma anche da tre esponenti di opposizione Cintioli e Piccioni di Insieme per Spoleto e Bececco di Spoleto Futura Forza Italia, chiedono alla Regione di ripristinare al San Matteo degli infermi tutti i servizi sanitari presenti prima della pandemia compreso il punto nascita.
La mozione approvata in consiglio comunale è stata anche consegnata al presidente del consiglio regionale Marco Squarta per ribadire la richiesta di mantenere al nosocomio spoletino tutti i servizi di emergenza-urgenza.