Home Perugia Tagli all’Università, Saraceni (Link Perugia): “Arriva il peggiore dal 2008”

Tagli all’Università, Saraceni (Link Perugia): “Arriva il peggiore dal 2008”

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L’allarme degli studenti: a rischio la stabilità economica degli atenei di tutto il Paese

Arriva l’inverno dei finanziamenti all’istruzione: studenti e studentesse lanciano l’allarme sui tagli all’F.F.O. e scendono in piazza per l’università pubblica.

“Il F.F.O. (Fondo Finanziario Ordinario), che rappresenta circa i ⅔ delle voci di bilancio delle università statali, subisce il peggior taglio dal 2008, mettendo a rischio la stabilità economica di atenei da tutto il paese, compreso quello di Perugia- questo l’allarme lanciato dagli studenti di Link Perugia dopo il taglio previsto maggio scorso dal ministero, con una riduzione effettiva pari a 384 milioni di euro. “Un passo indietro impressionante che mette in pericolo l’istruzione universitaria pubblica nel nostro paese e colpisce le tasche degli studenti – afferma Michele Saraceni, coordinatore del sindacato universitario.”

A preoccupare studenti e studentesse sarebbe, a fronte dei tagli scaricati sulla quota base, il mantenimento del costo standard di formazione studente. “Si rischia un cortocircuito economico che vedrà molti atenei statali in difficoltà nel chiudere i bilanci nel giro di un paio di anni, spingendoli con ogni probabilità a intervenire sulla tassazione: diminuiranno i servizi e aumenteranno le tasse, rendendo la formazione pubblica scadente e appannaggio di pochi privilegiati” continua Saraceni.

“Ad aggravare la situazione, c’è infine una riduzione del 3,14% (4,5 milioni) dei finanziamenti all’UniPG dalla quota perequativa, un ulteriore elemento di stabilità gravemente danneggiato da questa manovra che – secondo gli studenti- guarda in direzione di un nuovo assetto nazionale, fatto di atenei di serie A e atenei di serie B”.

“Contro questi tagli e contro il disegno di università inaccessibile e classista del Governo è ora che le organizzazioni studentesche e il mondo dell’accademia tutto torni piazza unito, l’emergenza è ora e non lasceremo che cada nel silenzio” Conclude il coordinatore.