Home Cronaca Tangentopoli, per la difesa dell’ex assessore Barberini: “Solo un bestiario di bugie”

Tangentopoli, per la difesa dell’ex assessore Barberini: “Solo un bestiario di bugie”

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I tempi per la sentenza si allungano, ma entro giugno la Corte si riunirà finalmente in camera di consiglio

La Procura contabile dell’Umbria contesta un danno erariale di 400mila euro per i presunti concorsi truccati nella sanità regionale e per i quali è in corso un procedimento davanti al Tribunale penale di Perugia.

Secondo la Procura contabile i fatti al centro dell’indagine e del processo avrebbero provocato un danno da disservizio e di immagine.

 

Sono 28 le persone convocate dalla Procura contabile per spiegare quanto avvenuto ed eventualmente contestare le accuse che riconducono ad un danno erariale di 366.478,89 euro così suddivisi: 286.401,36 euro all’Azienda ospedaliera di Perugia, 34.021,52 alla Usl Umbria 1, 44.978,32 alla Regione Umbria e qualche migliaio di euro al Ministero dell’Interno per un presunto danno da disservizio contestato a Gianpiero Bocci, all’epoca sottosegretario.

La Procura contabile contesta un danno di 18.960 euro all’ex assessore alla Sanità Luca Barberini e all’ex direttore generale del Santa Maria della Misericordia Emilio Duca. All’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi il danno contestato è pari a 19.800 euro per interruzione del rapporto sinallagmatico e 35.000 euro di danno all’immagine. Intorno a 5mila euro il danno contestato all’ex presidente della Regione Catiuscia Marini.

Ma ieri in aula c’è stata l’appassionata difesa dell’avvocato David Brunelli, legale dell’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, che, come riporta il Messaggero, ha affermato a chiari note: «La vita di queste persone è stata squadernata, squarciata e passata al microscopio per 6 mesi, tra telecamere e trojan. Abbiamo aperto un mondo all’ascolto e alla visione. E ne è uscito un bestiario di bugie in cui tutti hanno restituito il peggio di loro stessi».

L’avvocato Brunelli in sostanza ha smontato una a una le accuse della Procura a carico del suo assistito.
Ora si torna in aula martedì 21 maggio per chiudere l’arringa e smantellare anche l’accusa di associazione per delinquere a carico di Barberini e poi per ultimare la difesa di Bocci.
I tempi per la sentenza si allungano, ma entro giugno la Corte si riunirà finalmente in camera di consiglio.