La Presidente della Regione dell’Umbria commenta l’articolo apparso su un quotidiano romano: “Ricostruzioni giornalistiche con notizie infondate e non veritiere” e si dichiara pronta a passare alle vie legali
Il quotidiano romano “Domani” di Carlo De Benedetti, diretto da Emiliano Fittipaldi, ha pubblicato un articolo nel quale si riferisce di cene, nei dintorni di Terni, con la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei insieme a Tommaso Verdini e a Fabio Pileri, due soggetti posti sotto indagine con l’accusa di aver sfruttato le proprie conoscenze in politica per ottenere informazioni sui bandi dai dirigenti di Anas (in cambio di favori e promozioni) e passarle ad alcuni clienti dello loro società Inver in modo da favorirli, in cambio di denaro.
L’evidente tentativo della testata di fare uno scoop giornalistico, insinuando sospetti di complicità e quindi mettendo in cattiva luce la governatrice umbra ha indotto la presidente della Regione a prendere carta e penna ed esprimere in una nota la sua disapprovazione, definendo le parole pubblicate sul quotidiano “Un chiacchiericcio che non rende onore né a chi lo mette in atto né a chi lo cavalca e davanti al quale sono pronta a intraprendere ogni azione che tuteli l’Ente e chi lo rappresenta”.
La presidente ha quindi diffuso un comunicato ufficiale in cui afferma: “Questo tentativo di screditare e ledere l’azione amministrativa, riportando confusionarie notizie prive di veridicità e fondamento, è vergognoso e deprecabile”. “In merito ad alcune infondate e non veritiere ricostruzioni giornalistiche – scrive la Tesei – è bene fare delle precisazioni in nome della verità dei fatti ed al fine di evitare ulteriori lesive strumentalizzazioni politiche. Non voglio entrare nel merito di fatti specifici, come le inesistenti cene in cui avrei partecipato alla presenza di Tommaso Verdini, ma voglio precisare che nel mio ruolo incontro tutti coloro che legittimamente ne fanno richiesta, così come mi capita anche di partecipare a eventi, pranzi e cene in cui sono presenti numerosi invitati, alcuni dei quali nemmeno di mia conoscenza. Questo nulla ha a che vedere con il fantomatico ‘sistema umbro’ di cui si parla o con inesistenti pressioni o azioni illecite. Questo tentativo di screditare e ledere l’azione amministrativa, riportando confusionarie notizie prive di veridicità e fondamento, è vergognoso e deprecabile”.