In risposta al segretario Pd Bori: “scelte fatte non messe in discussione da cambio ai vertici AURI”
“In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Segretario regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, a commento del cambio ai vertici dell’AURI, vorrei ricordare che il compito della programmazione, nella gestione regionale dei rifiuti, ricade sull’Assemblea legislativa e non sull’Autorità umbra per i rifiuti e l’idrico. Le scelte pertanto fatte, con riferimento al nuovo piano regionale dei rifiuti, non vengono messe in discussione dai mutamenti negli equilibri che si sono determinati all’interno dell’AURI”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Roberto Morroni.
Prosegue Morroni: “Vorrei inoltre far presente, con riguardo al merito del Piano regionale dei rifiuti, che proprio nei giorni scorsi la Commissione europea ha comunicato ufficialmente che il nuovo piano regionale dei rifiuti, predisposto dalla Giunta regionale e approvato dall’Assemblea legislativa, soddisfa appieno quelle che sono le linee di indirizzo sancite dall’Unione europea in materia di gestione dei rifiuti, e per questo motivo ha ricevuto anche lo sblocco dei fondi strutturali finalizzati a queste attività”.
“L’unica cosa scriteriata, registrata in materia di rifiuti – conclude -, è stato l’immobilismo delle giunte di sinistra che, per molti anni, hanno privato l’Umbria di un nuovo piano regionale lasciando la gestione dei rifiuti in capo allo smaltimento in discarica che, come ci ricorda l’Europa, sebbene non ve ne sia nemmeno bisogno, rimane la prassi più disdicevole, sia dal punto di vista della gestione ambientale che da quello della tutela della salute dei cittadini”.
Relativamente al termovalorizzatore, la cui messa in esercizio è in programma dal 1 gennaio 2028, l’assessore Roberto Morroni ha ricordato che i lavori per la sua realizzazione in Umbria nei prossimi anni proseguiranno il loro iter regolarmente, senza modifiche dopo il cambio ai vertici di Auri.
“In sostanza – aveva già affermato in un’altra occasione -, dobbiamo mettere in sicurezza e rendere stabile il sistema integrato del ciclo dei rifiuti in Umbria, con un orizzonte di lungo respiro, fino al 2035, e secondo il cronoprogramma stabilito per evitare ulteriori ritardi che l’Umbria non può più permettersi”.