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Terni, maxi operazione dei carabinieri contro lo spaccio di cocaina: raffica di arresti

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Un giro d’affari che gli investigatori dell’Arma stimano in 150mila euro al mese

L’Arma dei Carabinieri ternana negli ultimi anni ha avviato numerose indagini sul territorio di tutta la provincia per il contrasto ai reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra il 2022 e il 2023, a partire dall’identificazione e successivo arresto di alcuni piccoli spacciatori, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Terni ha svolto una articolata attività di indagine che ha permesso di risalire ad un sodalizio criminale composto da cittadini albanesi, rumeni ed italiani dedito all’approvvigionamento e al successivo smercio di stupefacenti. L’eterogeneo gruppo criminale si è rivelato essere composto da quelli che, nell’ambito cittadino, sono risultati essere tra i principali “grossisti” in grado di importare e successivamente smerciare ingenti quantitativi di cocaina sulla piazza di spaccio locale.

L’operazione ha coinvolto cinquanta militari, venticinque automezzi e due unità cinofile provenienti da Roma.

I numerosi servizi di osservazione e pedinamento unitamente alle attività di natura tecnica di intercettazione telefonica e ambientale (anche a mezzo di “trojan” installati sui cellulari), hanno dato modo ai militari del Nucleo Investigativo, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Terni, di ricostruire numerosi episodi di detenzione di sostanza stupefacente e di successive cessioni. Sono stati monitorati numerosi trasporti di sostanza stupefacente, con ingenti quantitativi di cocaina che i soggetti indagati riuscivano a far giungere nel circondario ternano, anche da fuori Regione.
Tre chili di cocaina al mese piazzata sul mercato della conca.
Un giro d’affari che gli investigatori dell’Arma, che hanno arrestato dieci spacciatori e fatto scattare i domiciliari per altri due, stimano in 150mila euro al mese.

Il modus operandi del sodalizio criminale prevedeva di utilizzare l’abitazione del soggetto principale come base di stoccaggio, occultamento, confezionamento e cessione della cocaina ai diretti “collaboratori”, i quali poi l’avrebbero venduta al dettaglio altrove. Talvolta, presso l’abitazione, il principale indagato incontrava anche i suoi clienti più fidati, ai quali cedeva direttamente lo stupefacente.

In manette ternani, albanesi e romeni. Assieme al referente del sodalizio, cui è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nel corso della mattinata sono stati ricercati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria altri nove soggetti a loro volta destinatari di provvedimenti cautelari nella Provincia di Terni e di Roma.

Si intende che tutti gli indagati sono da ritenersi innocenti sino al passaggio in giudicato di una sentenza di condanna.