A quasi dieci anni dal fatto Anna Leonori ottiene il maxi risarcimento dall’azienda ospedaliera e dalla compagnia assicurativa Amtrust
Le amputarono braccia e gambe per una diagnosi sbagliata, per un tumore che in realtà non c’era. Anna Leonori, 46 anni, di Terni, madre di due ragazzi, che diversi anni fa aveva portato la sua storia alla ribalta social con la pagina Facebook “Il coraggio di Anna”, ottiene finalmente giustizia.
Una storia incredibile quella di Anna Leonori che ora ha ottenuto un risarcimento milionario dell’azienda ospedaliera di Terni e della compagnia Amtrust che all’epoca assicurava il “Santa Maria”.
Il calvario inizia nel 2014, quando ad Anna arriva la terribile diagnosi di un tumore maligno che richiede un intervento invasivo. Rifiuta la chemio e dopo nuovi accertamenti viene operata a Roma, con l’asportazione di utero, ovaie, 40 linfonodi e della vescica, sostituita con una ortotopica. Dall’esame istologico emerge che nelle parti asportate il cancro non c’è. Anna ricomincia la sua vita grazie a quel sorriso che non l’abbandonerà mai, col quale affronta le infezioni, la febbre, i dolori, il buio e la speranza.
Fino al 7 ottobre 2017, quando viene portata all’ospedale di Terni con dolori atroci. Entra in sala operatoria per una peritonite acuta e finisce in rianimazione. Dopo un mese e mezzo di coma profondo Anna si riprende, viene trasferita a Cesena e affronta la cruda realtà che impone l’amputazione di gambe e braccia. Poi l’incontro con Bebe Vio che le fa conoscere la clinica di Budrio e le protesi costose acquistate grazie al grande cuore dei ternani. Per avere giustizia e una vita dignitosa l’infinita battaglia legale, chiusa col maxi risarcimento.