Al gruppo Telegram a cui era stato dato il nome “Posti di blocco Terni” erano iscritti oltre 3.870 persone
Un gruppo di ternani si era organizzato per passarsi attraverso i telefonini dei messaggi al fine di evitare di essere fermati e controllati sulla strada dalle forze dell’ordine.
Al gruppo Telegram a cui era stato dato il nome “Posti di blocco Terni” erano iscritti oltre 3.870 persone.
“Polizia stradale in via Oberdan, vicino alla barca”. Ed ancora: “Tulipano libero?” “Ancora libero”.
Sono alcuni dei contenuti nella chat segreta di messaggistica istantanea whatsapp con la quale quotidianamente e puntualmente, venivano segnalati i vari controlli in strada di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Terni.
La chat è stato oggetto di indagine da parte della Digos che ha informato la Procura della Repubblica ed avviato gli opportuni approfondimenti sulla posizione dei singoli partecipanti.
Il risultato del lavoro degli uomini della Digos è stato la immediata cancellazione della chat, ma anche l’individuazione e la denuncia dell’amministratore della pagina, un italiano accusato di aver turbato un servizio pubblico, favorendo chi avrebbe potuto finire nella rete dei controlli messi in campo dalle forze di polizia.
