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Terremoto, consegnate le ultime Sae nel territorio di Norcia

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Paparelli: “Castelluccio esce dall’emergenza”

“Con la consegna di queste 8 SAE anche Castelluccio esce definitivamente dalla fase dell’emergenza. Quella di oggi è una giornata importante, ed anche di festa, perché finalmente abbiamo restituito un alloggio alla gente di questo straordinario luogo. Ai ‘castellucciani’ va un ringraziamento particolare per essere stati pazienti, ma anche per la loro grande forza e determinazione con cui guardano al futuro ed alla rinascita”. È quanto affermato dal presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, nel corso della cerimonia di consegna delle chiavi agli abitanti di Castelluccio, assegnatari delle SAE, cui hanno partecipato – tra gli altri – il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, presente anche il direttore generale della Regione, Alfiero Moretti, dirigenti e tecnici della Protezione Civile nazionale e regionale.

Le 8 SAE consegnate a Castelluccio hanno caratteristiche molto diverse dalle altre realizzate nelle aree terremotate, sia per il contesto ambientale in cui si colloca l’immobile, sia per le tecniche costruttive e di isolamento termico, dato che in quest’area nella stagione invernale si raggiungono condizioni meteorologiche estreme.

Nella giornata odierna sono state consegnate anche le ultime SAE realizzate nell’area industriale di Norcia capoluogo, completando così il programma generale di costruzione di 776 ‘casette’ (di cui 606 nel solo territorio comunale di Norcia) nelle aree umbre colpite dagli eventi sismici.

Il presidente Paparelli ha voluto sottolineare come gli alloggi consegnati restituiscono ai cittadini ed agli operatori economici di Castelluccio “una confortevole opportunità di residenzialità, che, accanto alla delocalizzazione delle attività economiche, produttive e di ristorazione realizzate con la costruzione del Deltaplano, fanno guardare al futuro con più fiducia. Ed abbiamo anche smentito con i fatti tutti coloro che, senza magari aver mai messo piede qui a Castelluccio, si sono lanciati in feroci polemiche e diffusione di notizie false come quella della costruzione di un centro commerciale nel bel mezzo del Pian grande”.

Anticipando poi i temi al centro della riunione, convocata a Norcia, del Comitato istituzionale, con tutti i sindaci dell’area del sisma, il Presidente Paparelli ha affermato che “ora dobbiamo concentrarci sulla ricostruzione”, ed ha ribadito la delusione per il fatto che nel decreto “sbloccacantieri” non siano state inserite – come pure molti rappresentanti del Governo avevano promesso in più circostanze – tutte quelle norme che erano state anche definite sulla base di un lungo e serrato confronto con le Regioni interessate, i Comuni, il Commissario straordinario ed il Paparelli ha quindi sottolineato come resta assolutamente inadeguata ed insufficiente la dotazione del personale da impegnare negli Uffici speciali per la ricostruzione dei Comuni che è oggi totalmente insufficiente e che in assenza di un rafforzamento vero metterà a rischio l’intera opera di ricostruzione: “Per questo – ha affermato il presidente – non rinuncio a rinnovare un pressante appello a tutti gli attori istituzionali, dagli esponenti del Governo fino a tutti i parlamentari umbri affinché ci sostengano in questa nostra richiesta”.

Per il presidente della Regione l’altro punto significativo sul quale occorre intervenire è la semplificazione al fine di velocizzare i tempi sia autorizzativi che di realizzazione degli interventi di ricostruzione: “Noi riteniamo infatti la semplificazione vera – ha proseguito – la si può realizzare grazie alla unificazione di tutto il procedimento autorizzativo in capo ai Comuni, e consentendo ai tecnici ed ai professionisti l’autocertificare dei progetti, riservando agli Uffici speciali per la ricostruzione il controllo documentale e la successiva verifica – ha concluso – dell’intervento di ricostruzione in corso d’opera”. E sarebbe altrettanto importante, per velocizzare tutta l’opera di ricostruzione, anche il concreto coinvolgimento di tecnici e professionisti privati nella fase dei controlli degli interventi”.